Cronache

"Mi chiamo Maria Grazia", parla la "Denise ecuadoregna”

La giovane segnalata sui social network come Denise Pipitone non è la bambina scomparsa: la giovane si chiama Maria Grazia e ha 29 anni

"Mi chiamo Maria Grazia", parla la "Denise ecuadoregna”

Chi l’ha visto?” scioglie il caso della “Denise ecuadoregna”. In questi giorni, alla trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli, sono giunte moltissime segnalazioni da social network relative a una giovane del Sud America la cui somiglianza con la bambina scomparsa Denise Pipitone e sua madre Piera Maggio è a dir poco impressionante.

Ma non si tratta della piccola Denise. La presunta “Denise ecuadoregna” ha fatto infatti una chiamata WhatsApp con la trasmissione di Rai3, affermando di chiamarsi Maria Grazia, di avere 29 anni e di non essere mai uscita dal Brasile. “Non sono Denise, mi chiamo Maria Grazia, ho 29 anni e vivo in Brasile, sono sempre stata qua, non mi sono mai allontanata, in Italia non ci sono mai stata”, ha detto durante il collegamento. Quindi la giovane, che ha smentito seccamente di essere Denise, ha perfino negato di assomigliarle se non vagamente, e non è neppure ecuadoregna ma brasiliana.

Sciarelli ha ricordato che le segnalazioni sono fondamentali, ma che in effetti c’è necessità di controllare come in effetti stiano le cose. Tanto più che con la diffusione di fotomontaggi delle foto di Denise sui social, si rischia di inquinare le ricerche della bambina.

Il caso della “Denise ecuadoregna” rientra in un fenomeno di ritorno dell’attenzione al caso Pipitone sollevato negli ultimi mesi. Tutto è partito da Olesya Rostova, una giovane russa adottata da piccola che in una trasmissione televisiva si è messa a cercare i genitori naturali. Ma il suo gruppo sanguigno non corrispondeva a quello di Denise.

C’è stata poi la “Denise calabrese”, ossia Denisa, una giovane di origini rumene che vive in Calabria fin da quando era piccola, e che durante un soggiorno a Scalea per la ricerca di lavoro è stata segnalata da più persone: a contatto con le forze dell’ordine, Denisa ha subito chiarito di non essere la Pipitone, ma si è messa a disposizione degli inquirenti per effettuare l’esame del Dna e dare così un piccolo aiuto a Piera Maggio che non ha mai smesso di cercare la sua piccola, scomparsa da Mazara del Vallo in un giorno di mercato il 1 settembre 2004. Si sa che Denisa ha effettuato l’esame nei giorni scorsi, ma ancora non se ne conoscono gli esiti.

Queste segnalazioni rinverdiscono un’ipotesi che dà speranza a mamma Piera: Denise può essere stata rapita e passata di mano e ora potrebbe essere viva, in qualche remoto posto del mondo.

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