Coronavirus

Microtagli ai parlamentari: Merkel si scopre populista

Angela Merkel chiede un sacrificio al popolo tedesco.

Microtagli ai parlamentari: Merkel si scopre populista

A ngela Merkel chiede un sacrificio al popolo tedesco. Non solo il prolungamento del lockdown al 7 marzo, ma un colpo di demagogia über alles, i 709 deputati del Parlamento dovranno rinunciare, dal prossimo primo luglio, a sessanta euro e cinquanta centesimi del loro salario mensile, che vale 10.083.47 euro al lordo.

Non c'è wurstel per gatti al Bundestag, è il momento di dare l'esempio, il virus non molla, anzi tende a crescere; nonostante la Brexit, la variante inglese si è infilata nei sedici Länder della Germania, dunque tocca ai deputati offrire il petto, dalla parte del portafoglio, per dimostrare come il Paese sia unito. Dopo un benessere lungo 70 anni, per la prima volta il taglio riguarda anche i membri del Parlamento federale, mai era accaduto prima, nemmeno nei tempi più neri della crisi economica, ma davanti al calo dei salari in tutta la nazione (nell'ordine percentuale dello 0,6) era doveroso un intervento anche tra i «privilegiati» di Berlino, chiamati ad affrontare e a risolvere i problemi economici dei cittadini. Non va trascurato il fatto che fosse previsto un aumento del corrispettivo sulla base del 2,6 per cento, ma essendo lo stesso stipendio dei membri del Bundestag indicizzato alla media degli emolumenti dell'intera Germania, che, come detto, è in evidente calo, era quasi automatico un effetto domino sul Parlamento. Il totale del «risparmio» sarà dunque di 42mila euro al mese e di 514.734 annuali per le finanze statali sulle quali vigila Wolfgang Schäuble, presidente del Bundestag.

Il sacrificio, in moneta si traduce in due euro al giorno, trattasi di un boccale di birra in meno, c'è di peggio nella vita. Anche perché, stando ad alcuni indicatori forniti da una ricerca dell'Europarlamento, i deputati tedeschi se la spassano alla grande e risultano terzi nella classifica dei superpagati, preceduti dai deputati austriaci, che portano a casa 121mila euro l'anno, e, guarda che strano, dai nostri valorosi onorevoli e affini, che sventolano il tricolore sul podio, con i 125mila annuali più varie ed eventuali. Qualcuno obietterà che il costo della vita, le spese, le trasferte, le segreterie, ma lo stesso Europarlamento informa che il rapporto tra lo stipendio di un deputato tedesco e il salario medio dei lavoratori è di 2,4, mentre nel caro Paese nostro siamo a 4,3 volte superiore. Sappiamo farci riconoscere comunque. Le notizie provenienti da Berlino potrebbero scuotere anche Mario Draghi, che bene conosce l'argomento, ma dopo un paio di sedute già ha capito quale sia il livello di vita dei nostri mille. La Germania si è portata in vantaggio, vediamo, come accade nel calcio da sempre, di batterla. Ma stavolta la vedo durissima.

Per qualche euro in meno, non escluderei una crisi di governo.

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