Migranti, la bozza dell'Ue: affondare i barconi in Libia

Le carte che girano a Bruxelles parlano di più fondi per Triton e della redistribuzione dei richiedenti asilo. Ma anche di distruggere i barconi prima che vengano utilizzati. Domani l'incontro

Foto d'archivio
Foto d'archivio

A cinque giorni dalla grande tragedia avvenuto al largo delle coste libiche e a ventiquattro ore dalla riunione straordinaria in Europa, arrivano le prime informazioni su quello che c'è nella bozza di conclusioni che in queste ore sta circolando a Bruxelles.

Prima di tutto un impegno per "identificare, catturare e distruggere i barconi prima che essi siano usati dai trafficanti", ma anche una richiesta per Federica Mogherini, per "cominciare immediatamente la preparazioni di possibili operazioni di sicurezza e difesa", con la copertura delle Nazioni Unite.

L'obiettivo dell'Unione Europea è quello di "rinforzare rapidamente" le operazioni Triton e Poseidon. È previsto almeno un raddoppio delle risorse per il 2015 e il 2016 e di rinforzare il numero dei mezzi da utilizzare nelle attività di ricerca e soccorso di Frontex.

Ma nella bozza c'è anche un programma "pilota" e "volontario" per ridistribuire i richiedenti asilo per un totale di almeno 5000 posti.

A parlare intanto è il procuratore di Catania, Giovanni Salvi.

Dopo l'interrogatorio dei due scafisti indagati per il naufragio al largo della Libia, ha sottolineato "un quadro molto grave" che emerge, già da "prima dell'imbarco, con violenze, percosse e trattamenti inumani" per quanti si stavano imbarcando.

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