Migranti, Msf non firma il codice Ong

Moas e Save the children approvano le nuove norme di condotta, Medici senza frontiere e Juged Rettrt si rifiutano

Migranti, Msf non firma il codice Ong

Medici senza frontiere e i tedeschi di Juged Rettet non firmano il codice di condotta per le Ong impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.

L'annuncio arriva dalle stesse organizzazioni non governative al termine dell'incontro al Viminale organizzato proprio per sottopore alle Ong le nuove regole messe a punto dal ministro Marco Minniti.

Save the Children e Moas hanno invece sottoscritto le norme, anche se la seconda aveva già firmato nei giorni scorsi e non era presente alla riunione odierna.

"Save the Children ha deciso di firmare il codice per le Ong impegnate nel salvataggio dei migranti in mare perché gran parte delle cose che prevede noi già le facciamo", ha detto il direttore generale di Save the Children, Valerio Neri, "L'unico punto che per noi rappresentava una criticità era quello che introduce il divieto di trasbordare i migranti da una nave a un'altra ma questo si è risolto con il ruolo che svolgerà la guardia costiera. Mi spiace che altre Ong non abbiano deciso di sottoscrivere questo codice".

"Medici senza frontiere ha deciso di non firmare il codice di condotta per le ong perché, tra le altre cose, prevede la presenza a bordo di agenti. In nessun Paese in cui lavoriamo accettiamo la presenza di armi, ad esempio nei nostri ospedali", spiega invece Gabriele Eminente, direttore generale di Msf, "Anche se il codice era stato migliorato rimaneva il punto dei trasbordi: abbiamo chiesto di levarlo, perché è un punto che rischia di pregiudicare l'intera operazione".

"Noi possiamo firmare soltanto nel caso in cui le nuove norme rendessero più efficiente il nostro lavoro e aumentassero la sicurezza dei nostri volontari", ha aggiunto il rappresentante della Ong, Jugend Rettet, Titus Molkenbur.

"Benissimo, da domani siamo sicuri che il nostro governo impedirà a tutte le altre Ong di accedere a tutti i nostri porti", attacca Roberto Calderoli (Lega Nord), "Altrimenti l'Italia farebbe una figura miserevole, dopo aver cianciato ai quattro venti del codice per limitare le Ong".

"Aver rifiutato la firma, pone quelle organizzazioni non governative fuori

dal sistema organizzato per il salvataggio in mare dei migranti, con tutte le conseguenze del caso
concreto che potranno determinarsi, a partire dalla sicurezza delle imbarcazioni stesse", mette in chiaro il Viminale.

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