Milano, sequestrate 386 auto intestate a prestanome: usate per reati

La maxi-operazione, partita da Venezia, è stata disposta dal Tribunale di Milano; le auto incriminate erano diffuse sia dentro che fuori dei confini nazionali per compiere rapine, furti, spaccio di droga e truffe alle assicurazioni

Milano, sequestrate 386 auto intestate a prestanome: usate per reati

Maxi operazione da parte dei Carabinieri, denominata “Ghost cars”, eseguita su disposizione del Tribunale di Milano. L’obiettivo è il sequestro preventivo di 386 vetture, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 3 milioni di euro, intestate ad un unico individuo, un prestanome; queste venivano utilizzate per compiere azioni criminali, dallo spaccio di droga fino ad arrivare alle rapine ed alle truffe. Si è scoperto che i veicoli ricercati non sono diffusi solo nel nostro territorio nazionale, bensì anche all’estero, motivo per cui le forze dell’ordine devono avvalersi della collaborazione di colleghi delle polizie straniere.

I sospetti, da parte degli inquirenti che hanno avviato le indagini, sono nati in seguito a degli accertamenti effettuati proprio su delle autovetture impiegate da criminali per compiere dei reati entro i confini della provincia di Venezia. Da qui il cerchio si è poi allargato, ed è andato a comprendere una serie ancora più ampia di veicoli intestati sempre alla medesima persona, con i quali erano stati compiuti alcuni reati sia dentro che fuori i confini nazionali: si fa riferimento a furti, rapine, borseggi, spaccio di droga ma anche truffe alle assicurazioni.

Il prestanome, l’unico indagato per il momento, è I.B.A, un siciliano di 28 anni che risiede nel parmense: per concedere l’utilizzo della propria identità, l’uomo riceveva in compenso alcune centinaia di euro per ogni veicolo acquistato. È stato ora denunciato per il reato di induzione in errore di pubblico ufficiale e di falso ideologico in atti pubblici.

Le auto sequestrate sono state ritrovate diffuse un po’ dappertutto nel centro-nord, nelle province di Milano, Reggio Emilia, Pistoia, Pavia, Parma, Venezia, Firenze, Torino, Massa, Carrara, Como, Bologna. Grazie alla collaborazione delle polizie straniere è stato possibile segnalare anche 25 vetture tra Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Bulgaria, Romania e Svizzera.

Tali vetture venivano usate soprattutto da criminali di nazionalità rumena, Rom o nordafricani con prededenti penali, che

necessitavano di mezzi per compiere i loro spostamenti in tranquillità. Ovviamente l’obiettivo prossimo delle indagini sarà quello di far luce sull’identità dei soggetti che si sono serviti delle auto per commettere suddetti reati.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica