Modena, pregiudicato straniero minaccia 18enne per farsi dare soldi

Il giovane marocchino, pluripregiudicato ma regolare sul nostro territorio nazionale, non è nuovo a simili comportamenti. Deciso a farsi consegnare 10 euro per comprarsi la droga, ha aggredito due fratelli, afferrandone uno per la gola

Modena, pregiudicato straniero minaccia 18enne per farsi dare soldi

Tanta paura per due giovani fratelli di Modena, avvicinati ed aggrediti da un cittadino straniero deciso a farsi consegnare del denaro per acquistare una dose di cocaina.

L’episodio è avvenuto nella giornata di ieri. Gli adolescenti stavano tranquillamente camminando lungo via Taglio, quando un ragazzo di nazionalità marocchina li ha raggiunti e fermati. In evidente stato di ebbrezza e con ancora in mano una bottiglia di birra, l’extracomunitario ha intimato loro di consegnargli subito dieci euro così che potesse andare a comprarsi della droga.

Tanto per rendere ancora più chiaro il messaggio, il facinoroso ha addirittura afferrato per la gola uno dei fratelli, il 18enne. In preda al panico, i due adolescenti hanno spiegato all’aggressore di non avere soldi con loro e gli hanno chiesto di lasciarli in pace. Il 18enne, fra l’altro, ha anche aperto il portafogli vuoto di fronte al nordafricano per dimostrargli di avere detto la verità.

Allo straniero non è rimasto altro da fare che andarsene ma, deciso a non restare a mani vuote, si è allontanato soltanto dopo aver sottratto il berretto ad uno dei ragazzi.

Finalmente liberi, questi ultimi hanno immediatamente raggiunto una volante della polizia ferma in piazza Pomposa. Gli agenti di pattuglia hanno ascoltato il racconto dei fratelli per poi mettersi alla ricerca del responsabile. Ricerca conclusasi presto, dato che il marocchino si trovava serenamente seduto su una delle panchine della medesima piazza.

Interrogato dalle forze dell’ordine il 25enne, pregiudicato ma regolarmente residente nel nostro Paese, ha confessato senza alcun problema quanto appena fatto.

Accusato di tentata estorsione, reato di cui si è reso autore già innumerevoli volte, il giovane è stato ammanettato e poi messo dietro le sbarre in attesa del giudizio del tribunale di Modena. Il cappello è stato recuperato e restituito al suo legittimo proprietario.

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