Le truffe col resto: ecco come difendersi

Tutti gli accorgimenti e i passaggi da seguire per non farsi imbrogliare: dalla comparazione all'osservazione

Le truffe col resto: ecco come difendersi

Incassare il resto senza controllare quali monete effettivamente stiamo ricevendo: un'operazione ormai quotidiana, scontata, superflua e a cui non prestiamo molta attenzione. In realtà si tratta di un'azione a cui bisognerebbe minuziosamente dedicarsi per tentare di non farsi truffare. Ma non sempre si ha a che fare con degli inganni: potrebbe capitare infatti di scambiare la monete con i sosia di altri Paesi. Ad esempio i 10 baht della Thailandia (che valgono circa 30 centesimi) somigliano molto ai nostri 2 euro, non soltanto per dimensione, colore e cerchi concentrici, ma anche per peso (8,5 grammi): in tal modo diversi distributori automatici vengono ingannati. Medesimo discorso per il pezzo da 1 lira turca (Türk Lirası), il cui valore è di 16 centesimi.

Anche le vecchie 500 lire sono molto simili agli attuali 2 euro: va ricordato che sono pezzi senza valore legale e dunque utilizzarli rappresenta un atto fraudolento. Più difficile, ma comunque possibile, ricevere come resto 20 dollari giamaicani piuttosto che 2 euro. Ma vediamo ora quali sono tutti i passaggi da eseguire per riconoscere gli euro falsi, come riportato dal Corriere della Sera.

Come evitare le truffe

Il primo step da seguire riguarda la comparazione: sia le monete che le banconote sono dotate di sofisticati sistemi anticontraffazione volti a rendere complicata la falsificazione, ma i falsari sono sempre in azione. Un buon modo per riconoscere gli euro falsi è quello di paragonare la moneta sospetta con una di cui siamo certi della validità: a occhio nudo, in alcuni casi, potrebbero essere evidente gli errori.

Nel secondo passaggio entra in gioco anche il tatto: tenere la moneta da 1 euro o da 2 euro in mano e avere gli occhi chiusi, mentre si passano i polpastrelli sulla superficie delle due facce della moneta. Bisogna sentire i rilievi del rovescio (faccia comune a tutti i paesi dell'Eurozona) e del dritto (faccia specifica per ogni nazione). Successivamente si deve osservare: con l'utilizzo di una lente di ingrandimento si possono controllare la scritta sul bordo o i simboli, che variano da paese a paese. Se si dovesse avere a che fare con i 2 euro falsi, non sarebbe possibile notare acuna traccia sul bordo del valore della moneta espresso con numeri arabi.

Inoltre si potrebbero anche impilare più monete: lettere, simboli, spazi rialzati e spazi lisci devono risultare perfettamente allineati, altrimenti sarebbero monete false. Infine con una semplice calamita si può testare il magnetismo della moneta: se questa è autentica, solo la parte interna la attirerà.

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