Monito di Mattarella: ​"Combattere la mafia per onorare le vittime"

Nell'anniversario della morte di Costa, Antiochia e Cassarà, il messaggio del Presidente. "Servitori dello Stato. Hanno fatto il loro dovere fino in fondo"

Monito di Mattarella: ​"Combattere la mafia per onorare le vittime"

Il procuratore Gaetano Costa, il vice questore Antonino "Ninni" Cassarà e l'agente della polizia di Stato Roberto Antiochia. Sono loro le tre vittime di mafia ricordate oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Persero la vita trentacinque anni fa, in un attentato la cui ricorrenza "interpella le coscienze di quanti hanno a cuore la difesa della nostra convivenza civile".

Erano "servitori dello Stato che, consapevoli dell'altissimo rischio cui si esponevano, hanno tuttavia compiuto fino in fondo il loro dovere portando avanti un'intensa azione investigativa contro le cosche", ha ricordato il Capo di Stato, aggiungendo che "Onorare nel modo più concreto la memoria loro e dei tanti magistrati, appartenenti alle forze dell'ordine e singoli cittadini che hanno perso la vita per assicurare l'affermazione dei diritti e il rispetto delle regole, richiede l'impegno di tutti nel contrastare, rifiutare e denunciare ogni forma di infiltrazione e di ricatto criminale, di malaffare e di corruzione".

"Il procuratore Costa - ha ricordato Mattarella - era un magistrato di alta preparazione professionale, di riconosciuta indipendenza e di grande equilibrio, tenacemente impegnato nella sfida contro il sistema mafioso, contro i suoi metodi di intimidazione e di condizionamento ed i suoi pervasivi interessi economico-finanziari.

Con la medesima determinazione e tensione morale, e lo stesso coraggio, si opponeva alla violenza mafiosa il vice questore Antonino Cassarà, investigatore di eccezionali capacità, e con lui l'agente Roberto Antiochia, entrambi barbaramente uccisi qualche giorno dopo il vile assassinio del commissario Giuseppe Montana".

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