Cronache

Morta in casa da due anni, i vicini le sigillano la porta per la puzza

Abbandonata, senza amici e senza parenti, il suo cadavere è stato ritrovato dopo due anni in stato di mummificazione all'interno del suo appartamento

Morta in casa da due anni, i vicini le sigillano la porta per la puzza

L'indifferenza tra vicini è all'ordine del giorno. Non ci si saluta per le scale, non si accenna neanche un sorriso sul pianerottolo, si aspetta di arrivare al proprio piano in ascensore con un leggero imbarazzo a stare rinchiusi per pochi secondi con uno sconosciuto che vive nello stesso palazzo.

Quello che è successo a Ponte di Nona però, quartiere dormitorio nella periferia di Roma, lascia davvero basiti.

Una donna, ex insegnante di 63 anni, è stata trovata morta nel suo appartamento dopo che i carabinieri hanno sfondato la porta della sua abitazione per eseguire un ordine di sfratto.

Il corpo di Maria Carmela Priviter era in avanzato stato di decomposizione, quasi mummificato, abbandonato lì da almeno 20 mesi.

Per quasi due anni i fornelli in cucina sono rimasti accesi con un tegame sul fuoco per una cena che nessuno avrebbe mai consumato. Il cadavere era accanto al letto, la donna probabilmente è inciampata o si è sentita male ed è caduta. I vicini adesso raccontano che portava le stampelle, insieme alla solita tuta.

A lasciare sgomenti è il nastro adesivo per pacchi messo attorno alla porta di casa dai vicini, per non sentire più quell'odore pungente che usciva dall'appartamento.

I condomini raccontano di aver provato più volte a contattare la donna nel corso dei mesi; hanno mandato lettere all'amministratore per lamentarsi della puzza che stava infestando l'edificio fino alla soluzione estrema di sigillare quella porta. Dicono di aver chiamato anche le forze dell'ordine, senza ricevere risposte soddisfacenti per risolvere il problema.

La cassetta delle lettere della signora Priviter straborda ancora di posta, pubblicità e bollette non pagate.

Nessuno se n'è accorto, neanche il suo medico che la riceveva con regolarità nel proprio studio, a pochi gradini di distanza, nello stesso palazzo.

Commenti