Cronache

Morto il generale Ramponi, guidò Gdf e Sismi. Poi in parlamento

Luigi Ramponi si è spento all'età di 87 anni. Era stato comandante generale della Guardia di Finanza dal 1989 al 1991 e direttore del Sismi dal 1991 al 1992. In parlamento dal 1994, era stato eletto con An e poi con il Pdl

Morto il generale Ramponi, guidò Gdf e Sismi. Poi in parlamento

Aveva 87 anni il generale Luigi Ramponi, morto oggi dopo alcuni giorni di ricovero al Policlinico militare "Celio" di Roma. Numerosi gli incarichi che aveva ricoperto al servizio dello Stato e delle istituzioni: comandante della Guardia di Finanza, direttore del Sismi e parlamentare della Repubblica italiana. Nato a Reggio Emilia il 30 maggio 1930, si era arruolato nell’Esercito nel 1949 frequentando come allievo ufficiale l’Accademia militare di Modena e, successivamente, la Scuola d’applicazione di Torino.

Prima di guidare le Fiamme gialle Ramponi è stato comandante della Brigata Garibaldi dell'Esercito e della ragione militare Sardegna. Al termine della sua lunga carriera militare era stato eletto in parlamento, sia senatore che deputato, nelle file di Alleanza Nazionale e poi del Popolo delle Libertà, restando in carica sino al 2013.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, esprime alla famiglia dell'alto Ufficiale "profondo cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza a nome delle Forze Armate e di tutta la grande famiglia con le stellette e suo personale".

Commosso il ricordo del comandante generale della Guardia di finanza, Generale di corpo d'armata Giorgio Toschi: "Dopo una fulgida carriera nell’Esercito italiano, all’interno del quale ricoprì numerosi tra i più importanti incarichi di comando, fu nominato comandante generale della Guardia di Finanza per poi diventare, dal 1991 al 1992, direttore del Sismi. Con una carriera militare iniziata nei Bersaglieri, il Generale Luigi Ramponi conservò sempre la generosità, lo slancio e l’intraprendenza tipici dei 'soldati dal cappello piumato', qualità che riverberò poi con grande efficacia anche nella Guardia di Finanza dove, da comandante supremo, si batté per una fiscalità moderna che non fosse solo vessatoria, nonché per il contrasto della criminalità economica in tutte le sue forme, rendendosi tra l’altro artefice dell’ammodernamento e del potenziamento della flotta aerea e navale del Corpo"

''Vi sono particolarmente vicina in questa tristissima circostanza - scrive il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in un telegramma inviato alla famiglia del generale - e vi prego di accogliere i sentimenti del mio cordoglio e di partecipazione al doloroso momento che sta vivendo la vostra famiglia''.

"Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Ramponi - dichiara il senatore Maurizio Gasparri, Forza Italia -. Ufficiale esemplare, in una lunga carriera ha guidato la Guardia di Finanza e i servizi di sicurezza. È stato infaticabile nella fase di fondazione di Alleanza nazionale, alla quale ha offerto competenza, passione, senso dello Stato. In parlamento, negli incarichi ricoperti, è stato un punto di riferimento per tutti, di qualsiasi parte politica, dando sempre un contributo in particolare sui temi della sicurezza e della difesa. Ho avuto l'onore e il privilegio di collaborare con lui fino ai giorni scorsi in importanti iniziative per il cyber crime alle quali hanno partecipato esponenti di governo e rappresentanti politici di ogni orientamento. Ramponi è stato fino all'ultimo promotore di incontri e sollecitatorie di iniziative parlamentari soprattutto sui temi più moderni della sicurezza in rete. Ha sempre saputo guardare avanti. Sia quando ha ricoperto incarichi militari, sia quando è sceso in campo al termine della carriera per affrontare l'attività politica, sia in questi ultimi anni in cui ci ha sollecitato ad azioni concrete. Lo ricordo con rimpianto e con affetto".

"A nome mio e di Fratelli d'Italia - scrive su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni - esprimo cordoglio per la morte del generale Luigi Ramponi.

L'Italia perde un patriota e un grande servitore dello Stato".

Commenti