Cronache

“La moschea è un diritto”

Il vescovo: “Il luogo di preghiera deve essere riconosciuto”

“La moschea è un diritto”

A pochi giorni dall’approvazione, in Regione Lombardia, della legge “anti moschee”, il vescovo di Crema si schiera dalla parte dei musulmani, auspicando la costruzione di un luogo di culto per professare la fede islamica.

La discussa proposta della Lega Nord – passata in consiglio con 43 sì e 27 voti contrari – ha infatti introdotto rigide norme edilizie appellandosi alla legge urbanistica numero 12 del 2005: la legislazione, in sostanza, limita l’edificazione di luoghi di culto quali templi, sinagoghe, moschee e pagode. Per molti è una norma discriminatoria che viola il diritto della libertà di culto. Nella sostanza, il provvedimento richiede alle confessioni di firmare un protocollo con lo Stato Italiano al fine di rispettare i principi della costituzione. Senza questo atto non è possibile procedere ai lavori, che dovranno poi rispettare determinati requisiti: su tutti, l’installazione esterna di telecamere e dimensioni dell’edificio religioso congrue con il paesaggio urbano. Inoltre sarà compito di una consulta regionale ad hoc analizzare i progetti, che potrebbero poi essere sottoposti ai cittadini tramite referendum consultivi.

Il Giorno racconta dunque che il Monsignor Oscar Cantoni ha scritto una lettera – intitolandola “Oltre i muri” – invitando a ridimensionare la paura (non solo dei cremaschi) per l’immigrato nonostante i recenti fatti giustifichino il timore. Eccone un passaggio: “Non è mio compito offrire una risposta politica sul tema dell’accoglienza dei musulmani e sui luoghi di culto, in quanto è di competenza delle autorità civili. Ritengo che un luogo di preghiera debba essere riconosciuto per non restare solo sul piano teorico. A riguardo del dialogo interreligioso, in particolare con i credenti dell’Islam, ho già espresso con chiarezza un preciso orientamento nel 2012 e che oggi è aperto a nuovi ulteriori approfondimenti”.

E proprio a Crema, nei prossimi giorni (venerdì 6 febbraio), in una seduta pubblica de lconsiglio comunale, si discuterà della possibilità di dare una moschea ai fedeli musulmani. Per l’occasione è attesa la presenza di

html">Matteo Salvini, che guida il fronte del no contro l’amministrazione comunale di centrosinistra: il primo cittadino, Stefania Bonaldi, vuole infatti tutelare il diritto di preghiera.

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