Non ne poteva più di pagare e così ha deciso di regolare la multa di 300 euro inflittagli dal Comune pagando con tinture, acqua ossigenata e un diffusore. Dino Diserò, parrucchiere di Valdobbiadene, in provincia di Treviso, ha scelto così di pagare una sanzione arrivata per aver affisso un poster all'interno della porta della propria bottega.
"Sto vivendo alla giornata e adesso medito di chiudere - dichiara Diserò al Gazzettino - Non ho altre risorse. Il problema è che manca il buon senso, qui il regolamento comunale cambia quasi ogni giorno."
Burocrazia farraginosa e fiscalità efficacissima: una combinazione letale che è costata al signor Diserò tre multe negli ultimi sei anni. La penultima, di 3.700 euro, gli è stata affibbiata per abuso edilizio: abitando a Belluno, a oltre 50km dalla bottega, l'artigiano consumava il pasto di mezzogiorno e si riposava nel retrobottega. Un comportamento sanzionato come irregolare.
Ora è arrivata la multa per il poster, ma Diserò non si è perso d'animo e ha pagato "in natura": le tinte e i
prodotti che ha consegnato al Comune - di valore pari all'importo della sanzione - sono stati regolarmente accettati come pagamento e protocollati. Solo settimana scorsa un oste del Trevigiano aveva pagato una multa consegnando una mucca alla locale Ussl.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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