Cronache

Muore di meningite, paura in disco: "Chi c'era si controlli"

La Ussl ha allertato i frequentatori di due locali in Veneto

Muore di meningite a 22 anni, paura in discoteca: "Chi c'era si controlli"

È deceduto nel giro di soli due giorni a 22 anni a causa di una meningite fulminante da meningococco: ora, per via del pericolo di contagiosità del patogeno, la morte improvvisa del giovane Marco Innocente ha fatto scattare l'allarme dell'Ulss di Castelfranco Veneto.

Il ragazzo aveva manifestato i primi sintomi lo scorso mercoledì. Era iniziato tutto con un'epistassi associata a rinite, ma la situazione è degenerata rapidamente nonostante le amorevoli cure dei familiari. A stanchezza, febbre, cefalea e vomiti si sono infatti aggiunte dal giorno dopo difficoltà respiratorie, macchie sul corpo e sul volto e forti dolori alle gambe. Una sintomatologia che ha spinto i congiunti del 22enne a decidere di trasportarlo al Pronto soccorso dell'ospedale di Castelfranco Veneto. Il personale medico del nosocomio ha cercato in ogni modo di contrastare la malattia: ciò nonostante, il giovane studente universitario è spirato in poche ore, nella mattinata di venerdì.

Gli esami diagnostici condotti dai sanitari hanno determinato che si trattasse di meningite meningococcica di tipo B, una malattia batterica invasiva trasmissibile per via respiratoria. Per questo motivo la Ulss di Castelfranco Veneto ha deciso di attivare tutte le procedure previste per contenere il rischio di contagio, a partire dall'indagine epidemiologica sui familiari della giovane vittima. Fino ad ora sono 14 le persone sottoposte a chemioprofilassi, tra congiunti e amici, vale a dire tutti coloro che erano stati in stretto contatto col giovane nei giorni immediatamente precedenti il manifestarsi dei primi sintomi: oltre i controlli medici, i diretti interessati dovranno assumere, come da protocollo, uno specifico farmaco per almeno 4 giorni.

Per una maggiore sicurezza, i sanitari hanno deciso di allertare anche i frequentatori di due discoteche nelle quali il 22enne si era recato nei giorni precedenti la malattia, vale a dire il "Max Max" di Caerano San Marco (Treviso) e La Capannina di Jesolo (Venezia). Chiunque abbia frequentato i due locali in quei giorni è stato invitato a contattare la Ussl per effettuare gli esami clinici che possano escludere la possibilità di contagio.

Anche il sindaco del comune trevigiano ha voluto fare le proprie condoglianze ai familiari del giovane Marco: "Sono cose che spezzano il cuore, una vita così giovane...

Tutta Castelfranco è vicina ai suoi familiari".

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