Muore nel freezer di un hotel. "Ma non è stato un omicidio"

"I video raccolti mostrano la 19enne Kenneka Jenkins, disorientata, entrare volontariamente nel freezer in cui è morta"

Muore nel freezer di un hotel. "Ma non è stato un omicidio"

La 19enne Kenneka Jenkins non sarebbe stata spinta con la forza nel locale freezer di un hotel di Rosemont, sobborgo di Chicago, dove qualche giorno fa è stato ritrovato il suo corpo senza vita. A sostenerlo - scrive il Daily Mail - è Andrew Holmes, un attivista impegnato da anni contro la violenza in città, che si è rivolto al Chicago Tribune, dopo aver visionato il filmato girato dalle telecamere di sicurezza dell'albergo.

La 19enne avrebbe infatti preso l'ascensore fino al piano più basso della struttura e, apparentemente disorientata, sarebbe entrata nel freezer dell'hotel di sua volontà. Poi però la porta le si sarebbe chiusa dietro di lei, trasformando il locale in una trappola mortale.

Con il permesso degli investigatori che stanno indagando sul caso, l'uomo avrebbe visionato tutte le immagini disponibili. Il filmato è stato mostrato giovedì 14 settembre anche alla famiglia della ragazza, scomparsa durante una festa venerdì 8 settembre e trovata morta nel freezer dell'hotel la sera del giorno successivo

La madre, Tereasa Martin, punta il dito contro l'hotel: "Conosco quei tipi di freezer, bisogna avere forza per aprirli. Come ha fatto lei a entrare, soprattutto se aveva bevuto e sembrava disorientata?".

Anche per questo si attendono i risultati degli esami tossicologici sul corpo della ragazza: non è, infatti, escluso che qualcuno abbia versato qualcosa nel suo drink. O che l'abbia chiamata là sotto nel freezer in cui ha trovato la morte.

Intanto l'hotel ha proposto alla famiglia di Kenneka Jenkins di coprire per intero le spese del funerale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica