Mussolini, il "gran rifiuto" di Sarno

A distanza di novant'anni, il primo cittadino vuole togliere la cittadinanza onoraria al duce

Mussolini, il "gran rifiuto" di Sarno

“Toglieremo la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini”, le parole del sindaco di Sarno, in provincia di Salerno, pronunciate il giorno delle celebrazioni in ricordo di Giovanni Amendola, giornalista e uomo politico d'opposizione al regime ucciso durante il fascismo novant'anni fa.

La cittadinanza onoraria al duce nella città campana fu concessa il 23 maggio del 1924. La decisione fu presa per acclamazione dall'allora sindaco Lucio Grimaldi, insieme alla sua giunta. Onorificenza che a Mussolini fu cara tanto da scrivere successivamente: “ manifestazione di codesta città mi fu grandemente gradita quale adesione agli ideali del governo nazionale”.
Oggi, la storia è diversa, ma nonostante questo il primo cittadino, rappresentante del Pd, ha deciso di riscriverla e cambiare pagina per la città. Cancellando la memoria del cittadino Benito Mussolini.
Appena diffusa la notizia, è montata subito la protesta da tastiera e sui social tanti gli stati pubblicati contro la decisione del sindaco. Tra i problemi che vive il comune (da un turismo ancora poco sviluppato all'imam pacifista munito di armi) di certo poteva non essere all'ordine del giorno una piccola "emergenza" storica.
Per molti cittadini, infatti, la decisione è “fuori luogo”.

Già, perché, piaccia o no, Mussolini ha scritto una buona parte della storia italiana del '900 al di là del giudizio di valore. Di certo togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini non risolverà magicamente i problemi di Sarno.

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