Cronache

"Nessuno ha mai pagato per le stragi naziste"

Il procuratore generale Antonio Sabino: "La giustizia non può rinunciare a riparare le ferite procurate dalla violazione di diritti umani fondamentali"

"Nessuno ha mai pagato per le stragi naziste"

"Quasi nessuno dei criminali nazisti condannati nelle aule dei nostri tribunali ha pagato per gli eccidi commessi nel secondo conflitto mondiale. Si ha quasi l'impressione di una grande incompiuta". Lo ha affermato Antonio Sabino, procuratore generale militare della Repubblica presso la Corte militare di appello, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario militare.

"La giustizia - ha premesso Sabino - per essere veramente tale non può rinunciare a riparare le ferite procurate dalla violazione di diritti umani fondamentali. E se, per evidenti ragioni legate all'età, le condanne non potranno essere più eseguite, almeno bisognerebbe veder riconosciuto il giusto risarcimento agli eredi. Si tratta di migliaia di casi".

Il procuratore generale ha inoltre puntato il dito contro lo Stato italiano che "in diverse occasioni si è costituito in giudizio non per sostenere ma per opporsi alle istanze risarcitorie di cittadini italiani. Si tratta di una decisione dettata da ragioni politico diplomatiche dalla quale, però, io mi sento di dissentire. Perchè la memoria delle vittime della barbarie nazista va onorata anche attraverso il risarcimento dovuto agli eredi delle vittime".

I casi

In particolare, sono sette i criminali di guerra nazisti colpiti da mandato di arresto europeo per i quali l'Italia attende da anni l'esecuzione di una sentenza di condanna all'ergastolo. La procura generale di Karlsruhe, città a sud-ovest della Germania, ha negato l'estradizione di Ernst Wilhelm Kusterer, condannato per la strage di Marzabotto e per quelle di San Terenzo e Vinca. Nell'agosto 2013 l'autorità giudiziaria tedesca ha dichiarato "inammissibile" l'esecuzione in Germania della pena.

Tre gli ufficiali riconosciuti colpevoli delle stragi di Monchio e Vallucciole. Si tratta di Alfred Luhmann, Wilhelm Karl Stark e Helmut Odenwald (quest'ultimo coinvolto anche nella strage di Monte Morello). Per i condannati all'ergastolo è stata inoltrata la richiesta di esecuzione della pena in Germania, ma non risulta pervenuta risposta.

Negata l’esecuzione della pena in Germania anche per l’ex sergente Robert Johann Riss, condannato all’ergastolo per la strage del Padule di Fucecchio, dove nell’agosto 1944 vennero trucidati 184 civili.

Stessa sorte anche per Gehrard Sommer, condannato per la strage di Sant'Anna di Stazzema, dove il 12 agosto del 1944 furono ammazzate 564 persone: nel 2015 la procura di Amburgo ha archiviato il procedimento aperto nei suoi confronti ritenendolo non in grado di affrontare il processo.

Nei confronti di Alfred Stork, condannato per l'eccidio di Cefalonia, c'è invece una corrispondenza in corso con la Germania in relazione all'esecuzione del mandato di arresto.

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