Cronache

Malaria a Trento, scatta l'indagine per omicidio colposo

Resta ancora un mistero la morte di Sofia Zago, uccisa da malaria cerebrale senza nemmeno uscire dall'Italia. L'ipotesi: una zanzara nella valigia di due pazienti del Burkina Faso

Malaria a Trento, scatta l'indagine per omicidio colposo

Come si è ammalata la piccola Sofia Zago, morta di malaria a soli 4 anni senza uscire dall'Italia? Ancora difficile dirlo, anche se sembra sempre meno probabile che la bimba sia stata punta da una zanzara portatrice del parassita responsabile della patologia.

Mentre la procura indaga per omicidio colposo, secondo Paolo Bordon, direttore generale dell'ospedale Santa Chiara di Trento in cui Sofia è stata ricoverata prima di ammalarsi, i controlli effettuati ieri e oggi attraverso apposite trappole hanno dato infatti esito negativo: al momento non c'è traccia di zanzare anofele nella stuttura. "Le trappole sono risultate negative per la presenza di questi insetti per quanto riguarda la giornata di ieri", dice il dg, "Ma non si può escludere che ce ne fossero nei giorni in cui la bambina si trovava ricoverata in ospedale, quando c'erano anche i due piccoli affetti da malaria, poi guariti".

La malaria non si trasmette da persona a persona e in ogni caso "non abbiamo a oggi nessuna evidenza di contatto" tra Sofia e i due bimbi del Burkina Faso, assicura Bordon, "Gli esperti dicono che prenderebbe più piede l'ipotesi della zanzara nella valigia, proprio dei piccoli pazienti".

Zanzara già "contagiata" dal Plasmodium Falciparum - la specie più aggressiva del parassita - che potrebbe poi aver punto la piccola, causandole la malaria cerebrale che l'ha stroncata.

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