Cronache

"Non aspettiamo, dateci il cibo". Migranti in rivolta a Ventimiglia

Nel campo profughi scoppia la rivolta all'ora di pranzo. I migranti attaccano gli operatori della Croce rossa e i poliziotti. Almeno cinque feriti

"Non aspettiamo, dateci il cibo". Migranti in rivolta a Ventimiglia

Evidentemente, non gli bastava poter fare colazione, pranzo e cena, a spese dello Stato italiano, ma lo voleva subito, noncurante del fatto di non essere registrato e, per questo motivo, di dover attendere il secondo turno. Quanto? Più o meno mezz'ora, nulla di più. Così un migrante sudanese di circa trent'anni, che attendeva di essere ospitato nel campo profughi del Parco ferroviario del Roja, a Ventimiglia (Imperia), poco lontano dal confine con la Francia, sabato scorso, ha aggredito un operatore della Croce Rossa, scatenando, qualche ora dopo, la rivolta dei suoi connazionali in coda per il pranzo, una cinquantina in tutto, che alla vista degli agenti che volevano identificare il giovane, hanno scatenato il panico.

Il bilancio complessivo è di tre operatori Cri e due poliziotti feriti, in modo per fortuna non grave, che sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso. La notizia, però, trapela solo oggi che l'episodio è stato definitivamente ricostruito e che il sudanese, arrestato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, comparirà in tribunale per la "direttissima". Un episodio che avviene a distanza di un giorno (era venerdì) dall'aggressione (anche questa volta in maniera lieve) di un altro operatore della Croce Rossa, per fatti più o meno analoghi. Tutto ha avuto inizio, verso le 8, quando il sudanese che dorme nell'accampamento abusivo esterno al centro autorizzato (in attesa che si liberi un posto), si presenta per la colazione. Il regolamento parla chiaro e al primo turno recita che possono presentarsi soltanto coloro che sono registrati, che insomma hanno dato nome e cognome e via dicendo. Ma lui non ne vuole sapere e, malgrado le ripetute spiegazioni da parte dei volontari, insiste nel voler mangiare subito. Alla fine, scoppia la lite e il sudanese aggredisce un volontario della Croce Rossa.

Passano poche ore - sono circa le 12.30 - e lo stesso profugo si ripresenta al campo, ancora una volta nella coda dei migranti "registrati". Repetita iuvant? Nient'affatto. Il sudanese insiste e con prepotenza vuole pranzare a quell'ora. A quel punto viene chiamata la polizia. Arrivano gli agenti, il sudanese scappa per non farsi identificare e tra gli altri migranti in coda esplode la rivolta: volano insulti e spintoni contro poliziotti e Croce Rossa. Due agenti e altrettanti operatori Cri finiscono in ospedale. Ferite lievi, certo, ma il gesto la racconta lunga sull'atmosfera che si vive nel centro. Il tutto tra l'altro si è consumato sotto gli occhi del Questore di Imperia, Leopoldo Laricchia, in visita istituzionale al campo. Senza dimenticare le continue liti e aggressioni tra profughi o tra profughi e passeur che hanno caratterizzato l'inizio di questa estate, bollente dal punto di vista degli animi più ancora che del clima.

Questa mattina, operai della Docks Lanterna, l'azienda incaricata del servizio di igiene pubblica a Ventimiglia e polizia, hanno ripulito l'accampamento esterno al campo di Parco Roja. Con l'arrivo dei nuovi moduli abitativi - ognuno in grado di ospitare sei migranti - anche i duecento stranieri che per alcune settimane hanno dormito fuori dal centro, ora, dovrebbero trovare ospitalità, ma l'emergenza non è ancora terminata.

Nel corso dell'odierna operazione sono stati identificati anche cinque attivisti del collettivo "no border" che ora rischiano il foglio di via obbligatorio dalla città.

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