Cronache

Scandalo abusi sessuali sulle pallavoliste. Ma il coach smentisce

Il prossimo 30 maggio nuova udienza del processo all'allenatore

Scandalo abusi sessuali sulle pallavoliste. Ma il coach smentisce

Abusi sessuali su due sue ex pallavoliste della squadra "Handball Athletic Club nuorese", una straniera di origine rumena e una ragazza di Sassari. La pesante accusa pende sul coach 47enne Roberto Deiana, sotto processo dal gennaio 2015.

I fatti risalgono al biennio che va dal 2011 al 2013. A distanza di tre anni, nell'udienza di ieri, l'allenatore si è dichiarato ancora una volta innocente difendendosi davanti ai giudici per tre ore e mezza come si legge sul quotidiano regionale "La Nuova Sardegna".

Secondo l'accusa, Deiana avrebbe fatto pesanti avances in albergo, in occasione di due trasferte. Il coach parla di ritorsione: "La giocatrice straniera si è vendicata perché l'ho allontanata dalla squadra". A detta di Deiana, secondo quanto si legge ancora sul quotidiano sardo, l'atleta non conduceva una vita sana in linea con quella che dovrebbero essere gli orari e le abitudini di uno sportivo.

Certo agli atti ci sono alcune registrazioni in cui Deiana si complimenta con la pallavolista per la sua bellezza. Ma lui si defende dicendo che l'accusa è stata costruita ad hoc perchè lui lasciava il suo cellulare a disposizione delle atlete "che spesso lo usavano per le loro chiamate". E sulla ragazza sarda dice che è stata raggirata dalla collega straniera.

Già in un'udienza del 2016 ci fu una testimonianza a favore del coach. La giocatrice italo-argentina Sofia Belardinelli smentiva la ricostruzione della ragazza romena, secondo quanto si legge su Sardinia post. Dopo aver visto i filmati della partita svoltasi nel novembre 2012, in albergo, Deiana mandò le sue ragazze a dormire, secondo la ricostruzione di Belardinelli.

Ora si aspetta la prossima udienza fissata per il 30 maggio.

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