Cronache

Nuova Zelanda, ha un serpente sulla maglia e non lo fanno salire in aereo: bambino costretto a cambiarsi

Poco prima dell'imbarco, gli addetti alla sicurezza hanno chiesto al ragazzino di cambiare quell'indumento perché avrebbe potuto generare paura durante il volo. La maglietta è stata girata e il bambino ha potuto prendere il suo posto

Nuova Zelanda, ha un serpente sulla maglia e non lo fanno salire in aereo: bambino costretto a cambiarsi

Stava per imbarcarsi su un volo che dalla Nuova Zelanda lo avrebbe riportato, insieme alla sua famiglia, a casa dopo un breve periodo di vacanza dai nonni. Ma prima di salire sull'aereo, gli addetti alla sicurezza lo hanno fermato e lo hanno costretto a cambiare la maglietta che stava indossando. Il motivo? La rappresentazione del serpente sulla sua t-shirt avrebbe potuto generare stati di ansia e alterazione agli altri passeggeri e al personale di equipaggio. Da lì la richiesta, che a molti è sembrata assurda, di togliere la maglietta e cambiarla per poter accedere al suo posto prenotato. È accaduto a Steve Lucas, un bambino di dieci anni, lo scorso 17 dicembre.

La richiesta degli addetti

In base a quanto riportato dal Daily Mail, a riferire dell'episodio sono stati i genitori del ragazzino, Steve e Marga Lucas, che hanno raccontato al quotidiano britannico l'improbabile richiesta delle autorità aeroportuali. Alla pretesa degli addetti, il padre del bambino ha chiesto al figlio di indossare la maglietta a rovescio, proprio per evitare problemi agli altri passeggeri come domandato dalla crew prima di partire.

Il cambio della maglietta

Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese, le telecamere di sicurezza hanno ripreso il momento in cui il ragazzino si cambia la maglietta e la infila al contrario, in modo da non mostrare più il disegno del serpente verde. Intanto, dall'aeroporto hanno fatto sapere che i funzionari addetti hanno il diritto di "determinare se un oggetto ha il potenziale per danneggiare in qualche modo gli altri passeggeri e membri dell'equipaggio", anche nel caso in cui a provocare ansia o paura sono oggetti, come per esempio i giocattoli, oppure semplici stampe (come nel caso del bambino in questione).

Le passioni del piccolo Steve

Quest'ultimo viaggio era il terzo che il piccolo Steva faceva in Sudafrica, luogo di nascita della madre. La famiglia, infatti, ha specificato di aver percorso spesso quella tratta da Pretoria e George, e per questo motivo hanno subito scritto una mail a Airports Company of South Africa per avere delucidazioni su queste regole di abbigliamento. Intanto, la famiglia ha fatto sapere che il bambino ha un profondo interesse verso il mondo dei rettili e degli insetti trasmesso da suo padre che, spesso, lo ha portato in negozi di animali in occasione proprio dei viaggi nel continente africano.

Il ragazzino, che ha dimostrato di avere un ottimo senso dell'umorismo, una volta atterrato ha proposto un brindisi.

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