Cronache

Omicidio Manuel, le agghiaccianti telefonate degli assassini

Spuntano le prime intercettazioni telefoniche degli assassini che hanno ucciso, fatto a pezzi e poi seppellito il giovane sardo. Ora la madre chiede giustizia, "quella vera"

Omicidio Manuel, le agghiaccianti telefonate degli assassini

L'orrendo omicidio di Manuel Careddu si arricchisce di particolari sempre più agghiaccianti. Dalle intercettazioni di Christian Fodde, uno dei cinque assassini del giovane di Macomer, scaturisce un quadro di sadismo e di disinteresse. Come riporta Il Corriere, il giovane rideva al telefono mentre parlava dell'omicidio appena compiuto: "Dovevi vedere per credere? Io me la rido perché non me ne frega un c... eh vabbè. Non me ne devi dare soldi perché... è difficile che lo dici". Dall'altra parte del telefono, la sua complice di 17 anni.

La coppia parla anche di un loro amico, che sa di quanto appena accaduto. "Lo uccidiamo?", chiede la ragazzina, con la freddezza di un'assassina seriale. Il giorno dopo invece parlano con un altro amico: "Non è un gioco, quello di ammazzare va bene... è il dopo". E nei loro desideri di vendetta, c'era anche la madre del 18enne, "se mi denuncia le sparo".

La madre di Manuel, Fabiola Blardi, non si dà pace. "Lo avete ammazzato come se fosse una bestia, la dovete pagare cara e non sarà certamente la condanna esemplare che vi verrà inflitta a rasserenarmi: combatterò fino ad avere giustizia, quella vera". A L'Unione Sarda, la madre ammette: "Lo so che mio figlio era coinvolto in storie non belle, ma per questo ha pagato le sue colpe. Invece voi, belve umane, lo avete ucciso senza pietà".

Il branco di assassini ora è in carcere. Le accuse, quelle di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Sono in cinque: "tre ventenni di Ghilarza - Christian Fodde, Matteo Satta e Riccardo Carta -, un loro compaesano di 17 anni di origine romena, e una ragazza di Abbasanta anche lei 17enne. Sarebbe stata proprio lei a pianificare il delitto insieme a Fodde, compiuto poi materialmente - secondo l’accusa - dall'altro minorenne".

Il movente dell'orrendo delitto è perché Manuel le chiedeva il pagamento di alcuni spinelli.

Una volta, è arrivato anche sotto casa della ragazza per chiedere i soldi: e quello è stato lo sgarbo finale che gli è costato la vita.

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