Le ong nel Mediterraneo

Open Arms, Trenta e Conte vogliono riaprire i porti

Il premier ha scritto a Salvini di soccorrere i migranti. La Open Arms entra in acque italiane. E il ministro grillino non firma il decreto per vietarne lo sbarco

Open Arms, Trenta e Conte vogliono riaprire i porti

Con la crisi di governo, il Movimento 5 Stelle getta la maschera pure sul tema dell'immigrazione clandestina. Finora premier e ministri grillini avevno - seppur con ritrosia - assecondato la politica dei porti chiusi imposta da Matteo Salvini. Ma ora che il governo gialloverde ha i giorni contati, torna la linea pro sbarchi che già aveva caratterizzato i governi di sinistra.

E così, dopo aver mandato le navi della Marina a recuperare i minori a bordo della Open Arms, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, non ha firmato il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane per la nave della ong spagnola disposto dal Viminale. "La scelta non sorprende visto che la titolare della Difesa ha ordinato alle navi della Marina Militare di scortare verso il nostro Paese l'imbarcazione spagnola", dicono fonti del Ministero dell'Interno.

Ieri mattina era stato il premier Giuseppe Conte a incalzare Salvini con una lettera - inviata in copia ai ministri Toninelli e Trenta - nella quale chiedeva di dare assistenza e mettere in sicurezza i minori sulla Open Arms. "Conte mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di immigrati a bordo di una nave di una Ong che però è straniera, in acque straniere", aveva ribattuto il vicepremier leghista, "Gli risponderò garbatamente, non si capisce perchè debbano sbarcare in Italia".

Prosegue quindi il braccio di ferro sulla nave della ong che trasporta 147 migranti e che ieri ha ottenuto dal Tar la sospensione del divieto di ingresso in acque italiane.

Intanto la Open Arms ha annunciato su Twitter di essere già a poche miglia da Lampedusa, in territorio italiano "con l'autorizzazione delle autorità": "Il decreto Salvini ha cessato di essere in vigore nonostante le nuove minacce", dicono, "Non abbiamo ancora i permessi per accedere al porto.

Una lunga notte, ma la fine è vicina".

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