Cronache

Organizzano gara di moto su Instagram, stanati dalla polizia

Un gruppo di adolescenti, a Luino (Varese), organizzava gare clandestine di moto su Instagram. La polizia è intervenuta e sottoposto a sequestro i mezzi.

Organizzano gara di moto su Instagram, stanati dalla polizia

Un raduno di motorini, organizzato da un gruppo di adolescenti su Instagram, si è trasformato in una pericolosa sfida di velocità contante ben 70 partecipanti.

Una bravata finita male. Non c'è altro modo di definire la vicenda dal momento che l'idea bislacca è venuta in mente ad una comitiva di amici, presumibilmente tra i 15 e i 17 anni, per celebrare l'inizio dell'anno scolastico. Nulla di più. Ma, purtroppo, la vicenda ha preso una piega ben diversa da quella tracciata durante l'organizzazione preventiva dell'evento. Per un errore di imprudenza, infatti, è scoppiato il caos totale.

L'iniziativa era stata proposta e accordata mediante alcune ig stories registrate tra i ragazzini dello sparuto gruppetto. Ma una sequenza involontaria di visualizzazioni social ha ingigantito la portata del raduno tanto che, alla fine, vi ha aderito un numero notevole di utenti sconosciuti. Così, circa una settimana fa, a Luino, in un'area industriale in prossimità dalla statale Germignaga, si sono incontrati più di 70 motociclisti pronti a sfidarsi in una avvincente competizione clandestina su due ruote. Ma l'incauto e scellerato gioco, per fortuna, è durato ben poco.

Il fitto e roboante frastuono di motori ha insospettito alcuni residenti che, destati nel cuore della notte, hanno richiesto l'intervento tempestivo del 113. Quando gli agenti hanno raggiunto il luogo del raduno è scoppiato letteralmente il caos con un fuggi fuggi di moto a destra e a manca. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, soltanto dopo un lungo inseguimento, due pattuglie sono riuscite ad intercettare alcuni dei partecipanti. A carico dei fermati sono state contestate varie infrazioni del codice della strada mentre alcuni veicoli sono stati sottoposti a sequestro. Il dubbio è che i mezzi, apparentemente tutti tra i 50 e i 125 centimetri cubici di cilindrata, siano stati truccati e trasformati in bolidi rampanti.

Nel caso in cui questa ipotesi fosse confermata, ci sarebbero conseguenze giudiziarie ben più serie per gli aderenti all'iniziativa.

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