Cronache

Il paese stremato dai furti: "Adesso fermiamo i ladri così"

Ad Arsiè, in provincia di Belluno, in quattro giorni i ladri hanno colpito venti volte. I cittadini si sono organizzati in ronde, armati di bastoni e forche

Il paese stremato dai furti: "Adesso fermiamo i ladri così"

Venti furti in quattro giorni e i cittadini armati di forche organizzano le ronde. Accade ad Arsiè, un comune in provincia di Belluno, di poco più di duemila abitanti. Qui le due frazioni di Rivai e Mellame, i giorni di Ferragosto sono state colpite e passate completamente al setaccio dai ladri.

Così dopo il sindaco Elvy di Solesino, di cui avevamo scritto i giorni scorsi, che installa più telecamere che a Londra, ora sono i bellunesi a muoversi. Decine di volontari si sono organizzate per scendere di notte lungo le strade per verificare che non ci siano persone o auto sospette. È accaduto tre giorni fa e la notte prima ancora quando i volontari erano circa una trentina.

Armati di forche, zappe, mannaie e bastoni hanno tenuto sotto controllo il paese. Il sindaco del comune di Arsiè Luca Strapazzon ha anche provato a farli desistere ma loro sono andati avanti. Ormai le ronde erano già partite. Non potevamo stare a guardare hanno detto. Del resto, come difendersi da bande di criminali che di sera o di notte ti entrano in casa cercando fortuna? Quando va bene uno se la cava con un gancio in faccia, dato da qualche malintenzionato.

La gente è arrivata allo stremo, rabbia, paura, preoccupazione, soprattutto per chi ha figli e deve e vuole proteggerli. Venti case prese di mira, quasi una decina i furti o tentati furti, e in soli 4 giorni. I ladri entrano nelle case e negli appartamenti, tagliano recinzioni, mettono a soqquadro tutto, svegliano la gente che dorme, saltano giù da scarpate, incappucciati; sono agili, atletici, professionisti, saltano anche giù per scarpate di 3 metri. A un imprenditore, raccontano alcuni testimoni, hanno svaligiato la cassaforte con la mola a disco per un bottino di 5mila euro. Anche in asilo hanno fatto irruzione. E pensare che le due frazioni da sole contano poco più di 200 anime, arrivano a 500 d’estate perché la gente popola le case di montagna.

Il sindaco Strapazzon ha detto ai volontari delle ronde di stare attenti, perché rischiano di passare dalla parte del torto. E sul suo gruppo ha scritto: "A seguito di alcuni furti avvenuti nelle località di Rivai e Mellame, sono stato contattato da diversi cittadini giustamente preoccupati da questi eventi che provocano allarme e sconcerto. Mi preme spiegare a tutti che le forze dell’ordine sono state avvertite di questi episodi e sono presenti sul territorio per svolgere la loro funzione di polizia giudiziaria con la ricerca dei colpevoli. È importante che nessuno interferisca con le indagini cercando di sostituirsi alle forze dell’ordine con sopralluoghi e ronde. Tali attività sono riservate per legge alla polizia giudiziaria e possono involontariamente costituire un ostacolo alle indagini, oltre a esporre a un pericolo i cittadini che le compiono in quanto non sono preparati a gestire eventuali situazioni di criticità. Chiedo invece ai cittadini che vogliano collaborare alla ricerca dei responsabili dei furti, di segnalare eventuali auto o persone sospette presenti sul territorio direttamente a me o ai carabinieri di Arsiè".

Conclusione, dopo le ronde, i furti sono cessati.

Ma i cittadini non abbassano la guardia.

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