Palermo, condannato l'uomo che portava la moglie a partorire

Durante la corsa in ospedale un incidente è costato la vita a lei e al piccolo

Palermo, condannato l'uomo che portava la moglie a partorire

Quel 3 settembre 2012 doveva essere il giorno più bello per Giuseppe Zito, all'epoca 24enne e Rosaria Maranzano di 23 anni. Stava per nascere il loro bambino all'ospedale Civico di Palermo. Ma, alla fine, si è rivelato il peggior incubo. Un dosso, la strada asfaltata male e quel volo con la macchina costato la vita a Rosaria e al suo piccolo, nato mezz'ora dopo con un parto cesareo e morto dopo pochi giorni. Ieri, a quattro anni di distanza, la sentenza emessa dal giudice del tribunale di Palermo, dopo sei ore di camera di consiglio, ha condannato a otto mesi l'uomo (pena sospesa) per omicidio colposo. Per i genitori della ragazza, che si sono costituiti parte civile, non è stato disposto nessun risarcimento. Per Zito, difeso dall’avvocato Guido Galipò, era stata chiesta una condanna di tre anni.

La difesa dichiara in un'intervista che c'erano tutti gli elementi per l'assoluzione e che porteranno la sentenza in corte d'appello. Zito quel giorno stava facendo il possibile per portare quanto prima Rosaria in ospedale perché le sue condizioni durante le doglie erano gravi.

La ragazza aveva un emorragia in corso. Secondo fonti di stampa le condizioni dell’asfalto - con buche, dossi, cunette e rattoppi - erano pessime e il guardrail non era a norma, altrimenti avrebbe assorbito l’urto evitando i danni più gravi.

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