Cronache

"Finisce un incubo". Parla la moglie di Dell'Utri dopo l'assoluzione

La signora Miranda Ratti, moglie di Marcello Dell'Utri, esprime soddisfazione per l'assoluzione del marito e ringrazia il giudice della corte d'Appello

"Finisce un incubo". Parla la moglie di Dell'Utri dopo l'assoluzione

Con la sentenza d'Appello che assolve Marcello Dell'Utri "perché il fatto non sussiste" nel processo d'appello sulla trattativa tra Stato e mafia, si chiude un incubo per l'ex senatore e la sua famiglia. "A Palermo esiste un giudice. Che si chiama Angelo Pellino. Chapeau nei suoi confronti. Spero che questa sentenza segni un punto di partenza per la costruzione di uno Stato di diritto vero. Speriamo che si vada avanti nel modo giusto", ha dichiarato Miranda Ratti, moglie di Marcello Dell'Utri in una intervista all'agenzia Adnkronos.

L'ex senatore era accusato di minaccia a corpo politico dello Stato ma per lui c'è stata un'assoluzione netta perché, per i giudici della corte d'Appello, Dell'Utri non ha fatto da "cinghia di trasmissione", come scrissero i giudici di primo grado che lo condannarono a dodici anni. "Questa è la nostra vittoria. Io che non credo nella magistratura, e mi riferisco, ad esempio, al caso Palamara alla loggia Ungheria, posso dire oggi che c'è un giudice a Palermo", ha proseguito la moglie dell'ex senatore.

Sono stati lunghi anni difficili per la famiglia Dell'Utri, non solo per l'ex senatore, come ha voluto ricordare Miranda Ratti: "Un prezzo altissimo che abbiamo pagato tutti in famiglia, anche i ragazzi. C'era sempre questo 'marchio' della mafia. Quando c'era gente che veniva a vedere la casa diceva: 'Ah, ma questa è la casa di un mafioso'". Quindi, la moglie dell'ex senatore ha fatto una riflessione: "Soprattutto all'estero la gente non conosce le dinamiche politiche di uno Stato. E, alla fine, quello che scrive un giornale diventa verità".

Ora, con la sentenza di assoluzione in tasca e in attesa delle motivazioni, Marcello Dell'Utri e la sua famiglia vogliono cominciare una nuova vita. "Adesso si ricomincia, sia da parte nostra che da parte sua", ha proseguito Miranda Ratti, che ha ricordato anche che con la sentenza è stato annullato il divieto di espatrio, "così, finalmente, può farsi un pò di vacanza, visto che dal 2014 non ha fatto un solo giorno di vacanza".

La signora Miranda Ratti è tornata sulla condanna a sette anni per concorso esterno: "Si è fatto il carcere ingiusto che nessuno gli ripaga. Ha rischiato anche la vita, con la sepsi in carcere. Ma stiamo scherzando? È stata una cosa drammatica". Quindi, la moglie dell'ex senatore ha ringraziato i legali che hanno seguito Marcello Dell'Utri negli ultimi anni: "Sono stati in grado di ricostruire e tirare fuori le vergogne di questa accusa. I pg dicevano 'si può dedurre che', ma mica si può fare un processo sulle deduzioni. Una cosa fuori dal mondo che un pg porti davanti a una corte una cosa così opinabile. Sono grata a questo giudice Pellino non solo per mio marito ma anche per i generali Mori, Subranni e per il colonnello De Donno". La signora Ratti ha concluso: "Adesso aspettiamo la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo.

Perché c'è ancora in ballo il ricorso dei nostri legali".

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