"Le chiusure e i rifiuti fanno correre più rischi". Papa Francesco torna a parlare dei migranti e sottoliena ancora i "valori della fraternità": "L’isolamento sviluppa paura e diffidenza e impedisce di godere della fraternità. Bisogna proprio dirci che si corrono più rischi quando ci isoliamo di quando ci apriamo all’altro: la possibilità di farci male non sta nell’incontro ma nella chiusura e nel rifiuto", ha affermato il Pontefice in un videomessaggio inviato al Festival della Dottrina Sociale che si è aperto questa sera a Verona. E aggiunge: "Noi - spieda il Pontefice - siamo fatti per stare con gli altri: la nostra umanità si arricchisce molto se stiamo con tutti gli altri e in qualsiasi situazione essi si trovano. È l’isolamento che fa male non la condivisione".
Secondo Francesco, "quando si sta con la gente si tocca l’umanità: non c’è mai solo la testa, c’è sempre anche il cuore, c’è più concretezza e meno ideologia. Per risolvere i problemi della gente - sottolinea nel suo videomessaggio - bisogna partire dal basso, sporcarci la mani, avere coraggio, ascoltare gli ultimi". "Penso ci venga spontaneo chiederci: come si fa a fare così? Possiamo trovare la risposta - assicura Papa Bergoglio - guardando a Maria. Ella è serva, è umile, è misericordiosa, è in cammino con noi, è concreta, non è mai al centro della scena ma è una presenza costante".
"Se guardiamo a Lei - ricorda infine il Pontefice - troviamo il modo migliore di stare in mezzo alla gente. Guardando a Lei possiamo percorrere tutti sentieri dell’umano senza paure e pregiudizi, con Lei possiamo diventare capaci di non escludere nessuno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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