Cronache

Roma invasa dai giovani per il Papa: "No alla cultura della morte"

Papa Francesco con settantamila giovani a Roma. Il pontefice ha richiamato le giovani generazioni a dire "no" alla "cultura della morte" e all'ipocrisia, che non può essere una caratteristica propria di un cristiano

Roma invasa dai giovani per il Papa: "No alla cultura della morte"

Papa Francesco, questa mattina, ha incontrato i circa settantamila giovani arrivati a Roma in pellegrinaggio.

Un evento, quello svoltosi nelle giornate di ieri e di oggi, promosso dalla Conferenza episcopale italiana in vista del Sinodo sui giovani dei vescovi previsto per il prossimo ottobre.

Sorrisi, cori ed entusiasmi hanno accolto l'ingresso di Bergoglio all'interno del Circo Massimo, a Roma. Nel corso dell'Angelus, il pontefice argentino ha voluto ribadire come l'ipocrisia non possa essere una caratteristica propria di una persona che si dice cristiana. "Il cristiano - ha specificato l'ex arcivescovo di Buenos Aires - non può essere ipocrita, deve vivere in maniera coerente". "Più in concreto – ha sottolineato il pontefice – significa dire no a una cultura della morte, che si manifesta nella fuga dal reale verso una felicità falsa che si esprime nella menzogna, nella truffa, nell’ingiustizia, nel disprezzo dell’altro". "No", quindi, alla "cultura della morte", le cui manifestazioni sarebbero varie, ma ben definite.

Il Papa ha ringraziato le persone presenti e la Cei per aver organizzato la due giorni: "In particolare saluto i giovani delle diocesi italiane, accompagnati dai rispettivi vescovi, dai loro sacerdoti ed educatori", ha detto. Quindi il richiamo a quanto dichiarato ieri: "...nel ringraziare, ho dimenticato di dire una parola ai sacerdoti, che sono quelli che mi sono più vicini. Ringrazio tanto i sacerdoti, quel lavoro giorno per giorno, la pazienza dei sacerdoti, perché ci vuole pazienza per lavorare per voi. Anche alle suore grazie tante, ho visto tante suore che lavorano con voi", ha concluso il pontefice, augurando buona domenica a tutti e ricordando la non sufficienza di non fare del male.

Non basta "non fare del male a nessuno", ma serve "compiere il bene". La presenza di così tanti ragazzi è stata interpretata come un segno di speranza per il futuro della Chiesa cattolica da monsignor Nunzio Galantino.

La Messa che ha preceduto le parole di Francesco è stata officiata dal presidente della Cei, il cardinal Gualtiero Bassetti, che si è voluto soffermare sulle condizioni di precarietà vissute oggi dalle giovani generazioni: "So che in molti - ha scandito l'arcivescovo di Perugia - vivete la precarietà di una situazione lavorativa che vi impedisce di fare programmi per il futuro; so che in tanti provenite da famiglie dove non è facile vivere insieme". E ancora: "Nemmeno voi - ha detto rivolgendosi ai molti giovani presenti - chiudete gli occhi davanti alle tante emergenze che sta attraversando il nostro Paese, anche se probabilmente vi sentite oppressi e schiacciati da problemi che riguardano già il quartiere in cui vivete e la città dove abitate". Il cardinale è poi tornato su uno dei temi di più stretta attualità: "Siamo sempre chiamati al dovere dell'accoglienza", ha ribadito.

Il Circo Massimo di Roma, mentre scriviamo, è ancora pieno di ragazzi festanti dopo l'incontro col pontefice. "Pellegrini sulla strada dei vostri sogni",

it/chiesa/2018/08/11/papa-ai-giovani-italiani-non-abbiamo-paura-la-vita-e-una-corsa-buona/" data-ga4-click-event-target="external" target="_blank" rel="noopener">li ha definiti Papa Francesco.

Commenti