"Quanto mi piacerebbe che tutte le confessioni religiose dicessero 'uccidere in nome di Dio è satanico!'". Papa Francesco ha confidato questo suo desiderio ai fedeli della diocesi francese di Rouen per i quali ha celebrato questa mattina a Santa Marta una Messa in ricordo di padre Jacques Hamel, il sacerdote brutalmente ammazzato lo scorso luglio da un commando dello Stato islamico che aveva fatto irruzione in chiesa durante la Messa. "Dobbiamo pregarlo, è un martire e i martiri sono beati - ha detto Bergoglio - dobbiamo pregarlo perché ci dia la fraternità e la pace e anche il coraggio di dire la verità: uccidere in nome di Dio è satanico".
Durante la Messa a Santa Marta celebrata con la comunità cattolica di Rouen, papa Francesco ha parlato della storia cristiana costellata di martiri. "Il primo è stato Gesù sulla croce", ha scandito sottolineando che "questa storia si ripete fino a oggi". "Oggi nella Chiesa ci sono più martiri cristiani dei primi tempi - ha continuato durante l'omelia - oggi ci sono cristiani assassinati, torturati, carcerati, sgozzati perché non rinnegano Gesù Cristo". In questa storia si arriva fino a padre Jacques, sgozzato sull'altare da un commando islamista che aveva giurato fedeltà al califfo Abu Bakr al Baghdadi. Anche lui fa parte di questa catena di martiri.
Papa Francesco non nomina mai l'islam, non parla mai di terrorismo islamico né di fondamentalismo islamico. Si concentra piuttosto sui cristiani perseguitati. "Oggi - ha detto durante l'omelia - soffrono nel carcere, con la morte o le torture fanno vedere proprio la crudeltà di questa persecuzione, e questa crudeltà che chiede l'apostasia è satanica". Bergoglio ha, tuttavia, espresso un desiderio: "Vorrei che tutte le religioni dicessero: 'uccidere in nome di Dio è satanico'. Padre Jacques Hamel è stato sgozzato sulla croce, proprio mentre celebrava il sacrificio della croce di Cristo - ha continuato - uomo buono, mite, di fratellanza, che sempre cercava di fare la pace, è stato assassinato come se fosse un criminale".
Dopo aver condannato le persecuzioni dei cristiani nel mondo, papa Francesco ha pregato per padre Hamel. "Quest'uomo ha accettato il martirio - ha continuato - in mezzo al momento difficile che viveva, non ha perso la lucidità di accusare e dire chiaramente il nome dell'assassino, ha detto chiaramente 'vattene Satana'". Un esempio di coraggio che deve essere testimonianza per tutti i cristiani chiamati a "svuotare se stessi per aiutare gli altri".
"Aiuti tutti noi ad andare avanti senza paura. Dobbiamo pregarlo, è un martire e i martiri sono beati. Che ci dia la fratellanza e la pace e anche il coraggio di dire la verità - ha concluso papa Francesco - uccidere in nome di Dio è satanico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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