Cronache

La parabola della techno: regola la movida e anima i giovani

Versatilità, anti-timidezza, supporto, adrenalina e funzione sociale: così la musica techno è riuscita a conquistare gli animi dei ragazzi

La parabola della techno: regola la movida e anima i giovani

Per molti è solo un semplice tunz tunz tunz, per altri invece è questione di vita. Stiamo parlando della moda del momento: la musica techno. Nata negli anni '80, riscuote oggi un grande successo specialmente nei giovani, che riescono a liberarsi dei propri pensieri tramite il frenetico ballo in comitiva. Costantemente all'ordine del giorno ogni sabato sera: non può assolutamente mancare. Per alcuni ha rappresentato una medicina di vita mediante cui è stato possibile sconfiggere la propria timidezza per consegnarsi al puro divertimento e lasciarsi definitivamente andare.

La techno regola i giovani

Ma c'è anche chi ha imparato a conoscerla ponendosi degli interrogativi, e magari oltrepassando quei pregiudizi negativi iniziali: ma poi, come ci racconta Marco, è diventata “una vera e propria passione”. Si chiedeva “come ai ragazzi potesse piacere un ritmo così forte e soprattutto costante”. Ma dopo l'ingresso nel mondo techno si è aperta una prateria tutta ancora da esplorare: “Mi sono acculturato anche dal punto di vista dei diversi sottogeneri, nuovi autori e nuovi dj”. È uno strumento anche di concentrazione personale: “La ascolto mentre studio perché mi aiuta”. Ma anche di supporto: “Mentre faccio le faccende di casa ascolto una techno più movimentata, mi tiene compagnia”. Invece quando si presenta la necessità di una botta di adrenalina, come ad esempio prima di una partita di calcio, si ricorre a “una techno più dura, che mi carichi”. Nelle sue varie sfaccettature si adegua ai diversi mood della vita quotidiana, e risulta utile “in tutte le tipologie di occasioni”.

Ma cosa la rende più popolare rispetto agli altri generi? Proprio la sua versatilità, poiché la si può adattare a ogni contesto. Ma uscendo dalle mura di casa ecco che ci si reca in discoteca e la terapia mentale ha inizio: “Io non ero un ballerino e non mi piaceva ballare, ero davvero molto timido. Ma grazie alla techno ora riesco a sentirmi me stesso senza essere in imbarazzo. Sono proprio tranquillo”. La sua funzione è anche quella sociale: “Mi rilassa e mi aiuta ad approcciare anche con altre persone”.

Ed è questa una delle tante motivazioni che ha spinto i ragazzi a conoscere la techno fino ad amarla: “È diventato quasi un vero e proprio linguaggio che incuriosisce”.

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