Un uomo e una donna e un infelice matrimonio. Una storia apparentemente comune che però celava dei trascorsi non detti, delle ferite ancora aperte che hanno portato la coniuge, Assunta Casella, ad uccidere l'uomo che aveva sposato 45 anni prima.
Il corpo senza vita di Severino Viora, 78 anni, è stato trovato l'8 giugno 2016 in un noccioleto a Paroldo, poco distante dalla sua abitazione. Il corpo, riporta l'Huffingtonpost, giaceva quasi seduto alla base di un albero, coperto per metà di terra e da una vecchia carriola.
La prima sospettata fu subito la moglie sessantenne, che venne poi condannata in primo grado a 21 anni e 3 mesi. Adesso, i suoi legali hanno aggiunto dell'altro a quanto accaduto e che svelerebbe una relazione turbolenta, nata contro la volontà di Assunta.
All'età di 14 anni, Assunta, originaria della Calabria, fu acquistata da Severino per 500mila lire. Il matrimonio combinato avvenne nel 1974. L'uomo la maltrattava continuamente e, secondo quanto riportato dal legale della donna, sarebbe anche stata costretta dal marito a prostituirsi.
La richiesta dell'avvocato, che ha sollevato dei dubbi sulla responsabilità della Casella
nell'omicidio, è dunque che in caso di condanna, vengano almeno concesse all'imputata le attenuanti.Non è stato però dello stesso avviso il procuratore generale Nicoletta Quaglino: "Fatti di 45 anni fa non giustificano le attenuanti".
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