Patto tra Vallanzasca e la camorra per vendere le mozzarelle a Milano

Sgominato il "Sistema Perfetto" che operava tra la Ciociaria e Caserta. In manette anche la moglie del Bel René, Antonella D'Agostino

Patto tra Vallanzasca e la camorra per vendere le mozzarelle a Milano

Un'articolata indagine coordinata dalla dda di Napoli ha fatto sgominato il "Sistema Perfetto", una complessa rete del malaffare che operava nelle province di Caserta, Latina, Milano, Napoli e Terni. Diciotto persone sono finite in manette. Con il clan camorristico nato dal disciolto clan La Torre di Mondragone, Renato Vallanzasca stava per mettere in piedi un commercio di mozzarelle a Milano. Progetto che, all'ultimo momento, non andò a buon fine a causa della revoca del permesso di lavoro giunto il 22 agosto dell'anno scorso dopo le polemiche legate alla notizia della sua assunzione in un negozio di abbigliamento di Sarnico (Bergamo). Nell'operazione "Sistema Perfetto", partite due anni fa in seguito di un episodio di usura ed estorsione a danno di alcuni imprenditori che lavorano tra Cassino e il Basso Lazio, sono finite sotto sequestro bar, ristoranti, aziende all'ingrosso di prodotti alimentari e immobili per un valore di oltre 2 milioni di euro.

Dall'ordinanza di custodia cautelare del gip di Napoli Maria Vittoria Fischini, emessa su richiesta del pm della dda partenopea Cesare Sirignano, emergono i contatti tra Vallanzasca e la comorra. Fu Italo Zona, che per conto del clan Perfetto si occupava delle estorsioni, a proporre l'"affare" al Bel René. La conversazione telefonica è stata intercettata nel maggio del 2012. "Rena'- dice Zona - mettiamo una cosa in piedi insieme lassù... mettiamo un grosso centro di smistamento di mozzarelle... una bella piattaforma... io ti mando tutti i giorni le mozzarelle!". Zona, anche lui tra i destinatari del provvedimento, rassicura Vallanzasca sull'organizzazione del progetto: "Metto tutto io... tu trovami solo il punto e poi te lo gestisci tu... e poi lo facciamo in società... tu non devi investire niente". Dalle intercettazione emerge che Vallanzasca vuole aderire al progetto, malgrado il timore per la scadenza del permesso di lavoro. Riesce, infatti, a trovare anche un locale per la vendita, nella zona Navigli di Milano. "Se è come quella (mozzarella, ndr) che mi avete fatto magiare giù...", commenta al telefono lasciando intendere di essere fiducioso nel successo del progetto perché la mozzarella èdi ottima qualità.

Alla fine il "progetto Mozzarella" non va in porto. A causa di un intervento al ginocchio, Zona è infatti costretto a rallentare e, nel frattempo, sopraggiunge la revoca, il 22 agosto, del permesso di lavoro di Vallanzasca. La commercializzazione della mozzarella mondragonese a Milano fu comunque avviata, ma da Giuseppe Perfetto, a capo dell'omonimo gruppo camorristico, con la collaborazione della moglie del Bel René, Antonella D'Agostino. Le indagini della dda hanno consentito di ricostruire una lunga sequela di crimini e accertare un vastissimo giro di usura e di conseguenti estorsioni.

Emerge che anche una impiegata dell'Asl del comune di Cellole, in provincia di Caserta, si è rivolta ai componenti del sodalizio criminale per recuperare una somma denaro concessa in prestito. "Ben consapevole - sostengono gli investigatori - del loro spessore criminale e dei metodi utilizzati per raggiungere gli obiettivi prefissati".

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