Cronache

Perugia, lo straniero "complottista" attacca agenti: "Mi perseguitano"

Dopo aver seminato disordini per il centro di Perugia, il clandestino ha minacciato il suicidio per poi spruzzare dello spray urticante contro i poliziotti. Finito alla sbarra, dichiara di essere perseguitato dalle forze dell'ordine perché a conoscenza di incredibili informazioni sul terrorismo

Perugia, lo straniero "complottista" attacca agenti: "Mi perseguitano"

Sarà presto espulso dal nostro Paese il 40enne albanese che lo scorso fine settimana ha seminato disordini per le vie del centro di Perugia, arrivando anche a spruzzare dello spray al peperoncino contro i rappresentanti delle forze dell'ordine.

Il soggetto, un clandestino, era stato notato per la prima volta da una pattuglia di carabinieri mentre cercava di arrampicarsi sulla facciata del Duomo. Richiamato dagli uomini dell'Arma, lo straniero, in evidente stato di alterazione psico-fisica, era riuscito ad allontanarsi ed a scappare, imboccando via Ulisse Rocchi. Fatta poca strada, aveva finito con lo sdraiarsi di fronte ad un mezzo pubblico. Contattati dal conducente, sul posto si erano presentati gli agenti della questura, alla vista dei quali il 40enne aveva nuovamente tentato la fuga. Inseguito fino a via dell'Acquedotto, l'uomo aveva minacciato di uccidersi, salendo sulla spalletta di un edificio.

Inutili i tentativi degli agenti di riportarlo alla calma. Convinto a scendere e rifocillato con dell'acqua, l'albanese aveva opposto restistenza durante le fasi di fermo, arrivando ad usare una bomboletta di spray urticante contro gli agenti.

Arrestato con l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni gravi e interruzione di pubblico servizio, lunedì il 40enne è finito in tribunale per subìre il giudizio direttissimo. Durante l'udienza, ha spiegato al giudice di essere perseguitato dalle forze dell'ordine. "Io so cose sul terrorismo che se le rivelassi scoppierebbero rivoluzioni, cadrebbero governi e ci sarebbe la terza guerra mondiale. Per questo non mi fanno parlare e le forze dell’ordine mi perseguitano", ha dichiarato, come riportato da "PerugiaToday". Tali affermazioni, invece di aiutarlo, hanno convinto il gip a convalidare il fermo ed a disporre il suo immediato trasferimento nel carcere di Capanne. Non solo. L'albanese verrà molto probabilmente espulso dal territorio nazionale.

In seguito all'aggressione, alcuni agenti hanno avuto necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso per medicare gli occhi, irritati dallo spray.

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