Cronache

"Siamo italiani, razzisti e fascisti". E non affittano casa alla donna

Lei è italiana con padre livornese e madre ugandese ed è una dottoressa appena abilitata. Ma i proprietari non le affittano casa a Pisa: "Siamo italiani, razzisti e fascisti"

"Siamo italiani, razzisti e fascisti". E non affittano casa alla donna

Una dottoressa appena abilitata era interessata a prendere in affitto un appartamento a Pisa ma la sua pelle scura ha fatto retrocedere i proprietari di casa. La donna ha spiegato di essere italiana (visto che ha papà livornese e mamma ugandese) ma loro non hanno voluto sentire ragioni. E anzi, alle insistenze della giovane dottoressa, le hanno detto espressamente: "Siamo italiani razzisti e fascisti".

La ragazza ha risposto a un annuncio di affitto dove era specificato: "Per italiani", così lei ironicamente ha scritto alla proprietaria di casa: "Sono un po' scuretta, va bene lo stesso? Sono comunque figlia di genitori italiani e sono italiana". Stando a quanto scritto da Repubblica, la proprietaria ha risposto: "Non affittiamo case a studenti". La ragazza ha spiegato di non essere una studentessa ma un medico abilitato. Così le è stato richiesto l'invio del suo curriculum. La dottoressa ha inoltrato il cv e ha continuato a battere sulla questione della sua pelle scura: "Pensa che ci possano essere problemi per la questione appena accennata?" (riferendosi alla sua carnagione). La risposta della proprietaria non si è fatta attendere: "Mi ha preso per una preistorica?". Il medico le ha spiegato il suo punto di vista: "Preistorica non so, ma specificare tra i criteri di selezione la nazionalità su un annuncio comunque è abbastanza lontano dal mio concetto di modernità". E quindi la scocciatura del locatore che le scrive espressamente: "Allora non rompere i co**ni alla gente, perché sì, qua siamo italiani, razzisti e fascisti se lo vuoi sapere. Viva l'Italia".

La ragazza ha raccontato la sua storia pubblicando alcuni screenshot della conversazione sulla stessa pagina Facebook dove aveva trovato l'annuncio: "Quando le ho scritto l'ho fatto per me, quando leggi di case agli italiani la cosa che pensi è che vuoi affittare solo a bianchi, non contaminati". Il web le ha espresso la più sincera solidarietà, in molti hanno capito la situazione e altri hanno fatto dell'ironia per rendere meno drammatico il momento. Molti utenti si sono schierati contro la donna. Un uomo ad esempio le ha scritto: "Come mai metti le mani avanti sulle tue origini? Queste cose alimentano il razzismo". La ragazza è rimasta sconcertata e allo stesso tempo sorpresa. Il suo episodio le è servito a farle capire che ci sono moltissime persone che non la pensano come il locatore: "Il rendermi conto che per come stanno andando le cose oggi, nel mio essere italiana al cento per cento, cosa che per me non costituisce un vanto, perché ad esempio apprezzo tante altre culture e origini, nel clima attuale ci saranno sempre più persone che mi vedranno come un qualcosa di diverso dall'essere italiana. Nel mio caso non sono le origini, ma il colore della pelle a fare tutta la differenza".

Il dottore conclude dicendo che mai, durante la sua professione di medico, si sognerebbe di dire ad un suo paziente: "Di che nazionalità sei?". Quello di Pisa non è il primo caso, qualche mese fa a Padova una situazione simile.

Il proprietario di un immobile non aveva affittato casa perché la richiesta era arrivata da alcuni africani.

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