Cronache

Ponte crollato in Sicilia. La procura apre un'inchiesta

Disposto il sequestro "di tutta la documentazione relativa ai lavori" del viadotto Scorciavacche, sulla Statale Palermo-Agrigento

Foto da Twitter
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La Procura di Termini Imerese (Palermo), che coordina l’inchiesta sul crollo del viadotto Scorciavacche, sulla Statale Palermo-Agrigento, avvenuto a pochi giorni dalla sua inaugurazione, disporrà oggi il sequestro "di tutta la documentazione relativa ai lavori". Ad annunciarlo è stato il procuratore capo Alfredo Morvillo, che si occupa della vicenda in prima persona. "Quanto accaduto è un fatto molto grave - dice Morvillo - adesso bisogna vedere cosa è successo, ma per ora possiamo fare solo ipotesi". Al premier Matteo Renzi, che ieri in un tweet ha chiesto il nome del responsabile, il procuratore Morvillo, fratello di Francesca Morvillo, morta con Giovanni Falcone nella strage di Capaci, dice: "Noi assicuriamo, come Autorità giudiziaria, che la nostra parte di competenza è già in movimento. Abbiamo già disposto il sequestro dell’area e oggi ci accingiamo a quelle attività di indagine indispensabili, dal punto di vista documentale, con il sequestro dei documenti sulla realizzazione dell’opera pubblica".

La procura indagherà in particolare sui materiali utilizzati dalle ditte che hanno lavorato al lotto 2A delle opere che riguardano 34 km di asfalto, da Bolognetta fino ai pressi di Palermo. "Per ora stiamo facendo degli accertamenti preliminari di carattere tecnico, a partire dal sequestro dell’area dei lavori - dice ancora Morvillo all’Adnkronos - Ci siamo mossi subito e adesso dobbiamo individuare un collegio di periti a cui affidare l’incarico di verificare le cause di questo crollo, da un punto di vista geologico, ma anche i criteri costruttivi, al fine di individuare eventuali reati penali. Il primo passo è individuare il collegio di periti a cui affidare l’incarico. Bisogna accertare le cause del crollo, se sono cause naturali, nelle quali non si individua una responsabilità a carico di nessuno, e poi bisognerà vedere da un punto di amministrativo come è la situazione. Se ci sono cause addebitabili a comportamenti di negligenza, imperizia e imprudenza nascerà un procedimenti penale. Per noi è preliminare un accertamento tecnico. I tecnici ci devono dire perché questa strada è crollata, partiamo da lì. Dobbiamo acquisire tutta la documentazione relativa agli appalti e ai collaudi e a tutti gli aspetti che possono essere di rilievo in questa vicenda. Se c’è stato qualcuno che ha attestato che i lavori erano stati seguiti secondo i criteri previsti dal capitolato".

"In ogni cantiere esiste una struttura di progettazione e direzione dei lavori. C'è perciò una responsabilità tecnica precisa che, in questo caso, mi sembra evidente". Così, in un'intervista al quotidiano La Stampa, il professor Giuseppe Manzone, ingegnere strutturalista del Politecnico di Torino, commenta il cedimento di circa 50 metri sul viadotto Scoricavacche, sulla statale Palermo - Agrigento, inaugurato a Natale e costato circa 13 milioni di euro. Secondo il professore "a una prima analisi" si tratterebbe di "un grosso cedimento del rilevato. Il rilevato è quella porzione di terreno che viene aggiunta quando la piattaforma stradale dev'essere più alta del terreno naturale", per "evitare che con il tempo e le infiltrazioni d'acqua quest'aggiunta di terra si compatti naturalmente e quindi si abbassi causando cedimenti nel piano stradale".

Intanto l'Anas prova a minimizzare. "A dispetto di certi titoli e di certe fotografie male interpretate o scambiate, nessun viadotto è crollato", dice il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. Che aggiunge: I viadotti Scorciavacca I e II non hanno subito alcun danno e sono integri, l’evento si è verificato in quello che tecnicamente si chiama rilevato, un tratto rialzato rispetto al piano di campagna e che immette sul viadotto. Quel punto è alto 6-7 metri". Il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, compirà mercoledì mattina un sopralluogo sulla variante Scorciavacce della Palermo-Agrigento, dove si è verificato il cedimento di un tratto rilevato che immette in un viadotto.

"Non lasceremo niente di intentato per individuare i responsabili e garantiremo la massima collaborazione alla Procura di Termini Imerese", assicura Ciucci.

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