Il post choc su Facebook di una dottoressa: "I migranti? Da annegare al largo"

La Usl2 di Spoleto ha avviato un procedimento disciplinari nei confronti della dipendente del Pronto Soccorso dell'ospedale

Il post choc su Facebook di una dottoressa: "I migranti? Da annegare al largo"

"I migranti andrebbero annegati al largo". Si chiude così il post pubblicato su Facebook di una dottoressa in servizio al Pronto Soccorso di Spoleto.

Ma è solo la parte finale, decisamente fuori luogo, di un messaggio scritto con livore dal medico donna, che nella sua invettiva social contro i profughi – come rivelato da Il Messaggero – li etichetta anche come "negracci con nike e tute firmate"). Inoltre, li accusa di avere la scabbia per le violenze che avrebbero commesso. Il tutto ha trovato spazio in un gruppo chiuso Fb ("Doctorsinfuga") popolato da circa 38mila camici bianchi.

Insomma, una sparata che non poteva passare inosservata e che ha già spinto la Usl2 ad aprire un provvedimento disciplinare nei confronti dell’autrice del post razzista, che è dirigente medico. Lo stesso, a quanto emerge, farà l’Ordine nazionale dei medici.

Ecco il post integrale della dottoressa: "Io credo che i diritti umani villaggi siano quelli dei poveri anziani abbandonati, o, vuoi parlare di africani, quei poveri bambini che muoiono di fame davvero, denutriti, cachettici.

Non esistono diritti umani per quattro negracci che ci invadono con Nike e tute firmate e trippe piene, so con la scabbia ma per chissà quali violenze perpetuate. Solo un errore viene ad ora commesso: andrebbero annegati al largo".

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