Una tragedia si è consumata ieri mattina in Basilicata, in particolare a Forenza, un Comune in provincia di Potenza. In un'area boschiva, un cacciatore che stava effettuando una battuta venatoria è scivolato, gli è partito un colpo dal fucile ed è morto. La vittima è un uomo di 61 anni di Casola, un Comune della provincia di Napoli, giunto nel Potentino insieme ad altri amici, come detto per una battuta di caccia.
Stando ad una prima ricostruzione dell'accaduto, l'uomo è morto dopo essere stato colpito da un proiettile fortuitamente esploso dal suo stesso fucile. Non ci sarebbe stato il coinvolgimento di altre persone nella tragedia. Da quanto finora accertato dai carabinieri della compagnia di Venosa (in provincia di Potenza) che indagano sull'accaduto, l'uomo sarebbe scivolato su un pendio scosceso e nella caduta dalla sua arma sarebbe partito un proiettile da cui il cacciatore è stato colpito ad un fianco.
La ferita riportata era molto grave tanto che i soccorsi dei sanitari del 118 giunti sul posto, si sono rivelati inutili. Sul luogo è giunta anche una eliambulanza, ma per il 61enne non c'è stato nulla da fare. Proseguono, intanto, gli accertamenti da parte dei militari dell'Arma.
Come si legge su "Il Quotidiano del Sud", sul posto sono giunti anche il magistrato di turno ed il medico legale che ha fatto una prima ricognizione del cadavere. La salma dell’uomo nel tardo pomeriggio di ieri è stata trasportata presso l'ospedale di Potenza "San Carlo". Il pm di turno, Maria Cristina Gargiulo, valuterà oggi se disporre o no l’autopsia sul cadavere dell’uomo.
Stando ai dati riportati dall'associazione "vittime della caccia", da settembre al 17 novembre scorsi, ci sono stati undici morti e quaranta feriti. Tra questi sono sette i morti durante le battute di caccia, trenta i feriti cacciatori e sette i non cacciatori. Tra questi ultimi uno è un minore. Se poi si considera "l'ambito extravenatorio" (quindi al di fuori delle battute di caccia) si conta un minore che si è suicidato col fucile di cui è stata omessa la custodia, quattro sono i morti e due feriti non cacciatori, ma vittime dei cacciatori. A questi bisognerà aggiungere il 61enne di Casola che ieri ha perso la vita a Forenza.
L'associazione delle vittime della caccia parla di una vera e propria "follia legalizzata e autorizzata" l'elenco delle vittime per mano dei cacciatori e delle loro armi che ogni anno viene stilato.
L'ultima vittima, prima di ieri, si è registrata a settembre scorso a Rovagno, un Comune in provincia di Genova.
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