Presentazione sessista al Cern: "La fisica non è donna"

Bufera dopo le parole del fisico pisano Strumia: "Uomini discriminati, le donne fanno le vittime". E il Cern si dissocia: "Presentazione inaccettabile"

Presentazione sessista al Cern: "La fisica non è donna"

Una presentazione che ha fatto discutere quella di Alessandro Strumia, 48enne docente dell'Università di Pisa e ricercatore al Cern di Ginevra. Venerdì scorso Strumia ha partecipato a una conferenza su "Fisica delle alte energie e gender", durante la quale è stato affrontato il tema della discriminazione ai danni delle donne nel mondo della ricerca scientifica.

Nel corso del suo intervento, Strumia, con l'aiuto di una serie di slide, ha cercato di dimostrare che la discriminazione è a danno degli uomini. "La fisica è stata inventata e costruita dagli uomini, l’ingresso non è su invito", ha riportato il Corriere.

Le slide

Secondo alcune delle partecipanti alla conferenza, la presentazione di Strumia è stata molto offensiva, andando oltre il contenuto delle slide. Il ricercatore avrebbe sostenuto tra l’altro che gli uomini si interessano di più alle cose e le donne alle persone e per questo i primi sono più rappresentati nelle professioni a sfondo scientifico e le seconde in quelle umanistiche. Se le donne sono sotto-rappresentate, secondo Strumia, è perché sono meno brave e questo dipende dal fatto che uomini e donne sono diversi alla nascita.

Il professore ha detto di aver esposto i risultati di una sua ricerca bibliometrica sul numero di pubblicazioni scientifiche di donne e uomini. Ma gli studi su cui ha basato le affermazioni non sono riconosciuti dall’intera comunità scientifica.

La reazione del Cern

"Il Cern considera la presentazione come altamente offensiva. Ha quindi deciso di rimuovere le slide dall’archivio online, in linea con il codice di condotta che non tollera attacchi personali e insulti. Gli organizzatori del Cern e di molte università non erano a conoscenza del contenuto del discorso prima della conferenza.

Il Cern si schiera a fianco di molti membri della comunità che hanno espresso la loro indignazione per le dichiarazioni inaccettabili contenute nella presentazione", si legge in un comunicato di scuse.

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