Cronache

Sindaco ospita i profughi "Così creiamo anche nuovi posti di lavoro"

Il primo cittadino di Comerio ha messo a disposizione gratuitamente il suo appartamento ai migranti: "Con i soldi dell'affitto saranno organizzati stage per comeriesi disoccupati"

Sindaco ospita i profughi "Così creiamo anche nuovi posti di lavoro"

Il primo cittadino di un piccolo Comune del Varesotto mette a disposizione gratuitamente un suo appartamento per accogliere un limitato numero di migranti. In cambio chiede che i soldi dell'affitto siano utilizzati per attivare progetti di inserimento lavorativo a favore di alcuni concittadini di nazionalità italiana da tempo disoccupati. E che gli ospiti siano coinvolti in attività di volontariato, perché la loro presenza divenga "utile" alla comunità.

Il progetto articolato di sostegno "condiviso e partecipato", che inevitabilmente sta facendo parlare di sé, arriva da Comerio, un centro di poco più di 2600 anime.

“Di fronte alle richieste avanzate dal prefetto Giorgio Zanzi, e più in generale ai numerosi appelli giunti nelle scorse settimane da personalità quali papa Francesco e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la giunta comunale di Comerio ha ritenuto doveroso accogliere la pressante richiesta di ospitalità nei confronti di persone che si trovano in una grave situazione di difficoltà”, spiega il sindaco Silvio Aimetti, in quota al Pd, a capo di una giunta civica.

"Non si tratta di buonismo. Ho messo a disposizione il mio appartamento per un motivo pratico e concreto: nel mio Comune ci sono casi di disoccupazione di lunga durata che mi premono molto. A fronte dell'ospitalità offerta gratuitamente ai migranti, chiedo alla cooperativa Lotta contro l'emarginazione Onlus di utilizzare i soldi dell'affitto per attivare stage lavorativi per alcuni comeriesi che versano in gravi difficoltà".

L'appartamento, costituito da quattro stanze, e affidato alla cooperativa che ha vinto il bando di gara indetto dalla Prefettura, servirà per accogliere "piccoli nuclei di migranti, di 4 o 5 persone al massimo", spiega il primo cittadino. Un numero “compatibile” con quello degli abitanti di Comerio.

L'obiettivo è quello di permettere ad almeno tre cittadini italiani del Comune, disoccupati da tempo, che versano in situazioni di disagio e sono già seguiti dai Servizi sociali, di ricominciare a lavorare.

Naturalmente non sono mancate le critiche nei confronti del sindaco sia sui Social Network, che da parte della minoranza in Consiglio. "Sicuramente sono comparsi alcuni commenti negativi ad articoli pubblicati sul web. Ma non ho letto alcuna critica sul mio profilo Facebook, né sulla mia mail diretta. La comunità sembra aver accolto bene il progetto. Il momento che stiamo vivendo è difficile e qualche critica potrebbe arrivare, ma io sono disponibile a parlarne con i miei concittadini", dichiara il sindaco.

Quanto alle lamentele della minoranza consiliare, Aimetti sostiene: “Lungi da me la volontà di escludere qualcuno dalla questione.

Abbiamo risposto con rapidità alla richiesta del prefetto, mercoledì ne parleremo in Consiglio comunale".

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