Cronache

Quando Papa Francesco benediva l'occupazione di Action

In una lettera del 2015 il Papa impartiva la benedizione apostolica sul palazzo occupato da Action in via di Santa Croce in Gerusalemme. E gli attivisti ora preparano una tessera ad honorem per Francesco

Quando Papa Francesco benediva l'occupazione di Action

Il Vaticano sarebbe da sempre al fianco delle famiglie che si sono barricate nell’ex sede Inpdap di via di Santa Croce in Gerusalemme. Lo dicono gli attivisti di Action, sigla di estrema sinistra che nel 2013 occupò l’immobile, e a confermarlo, tra le righe, è stato anche l’elemosiniere del Papa, che nei giorni scorsi aveva spiegato come dai sacri palazzi partivano regolarmente “ambulanze, medici e viveri” diretti nell’edificio.

All’interno dell’occupazione la Chiesa è presente, non solo con l’associazione di suor Adriana, che nei giorni scorsi ha pregato personalmente il cardinale Konrad Krajewski di intercedere perché fosse restituita la luce agli inquilini morosi. Come avevamo documentato in questo servizio, infatti, dentro il palazzo anche il laboratorio di grafica e arte è gestito dal centro parrocchiale. Ma qualche anno fa ai nostri microfoni era stato proprio Andrea Alzetta, leader di Action e ras delle occupazioni romane, a vantarsi di aver ricevuto la benedizione dello stesso pontefice.

Era il 2015 quando in occasione del giubileo della Misericordia la “Comunità Action diritti in movimento” si era rivolta a Papa Francesco. “Chiediamo di essere ascoltati per testimoniare lo stato attuale di coloro che vengono considerati emergenza, scarto e rifiuto sociale”, scrivevano gli attivisti del movimento, che avevano fatto recapitare la lettera a Bergoglio da suor Damiana Esposto, della Congregazione delle Figlie della Sapienza. La risposta del Santo Padre non si era fatta attendere. E così la benedizione Apostolica del Papa era arrivata anche dentro il palazzo occupato dai militanti di estrema sinistra.

Un fatto non da poco, che era rimbalzato sulla stampa di tutto il mondo. Il quotidiano britannico The Guardian aveva titolato sul sostegno di Francesco “a Tarzan e agli occupatori delle case a Roma”, mettendo in imbarazzo la Santa Sede. Per questo da Oltretevere erano stati costretti a metterci una pezza, spiegando sulle pagine di questo giornale come non si trattasse “di una lettera a firma del Papa ma di una risposta dell'assessore per gli Affari generali della Segreteria di Stato, monsignor Peter Wells”. “Lo staff del Papa – avevano chiarito dal Vaticano - cerca di rispondere a tutte le lettere che riceve, è una cosa quasi automatica”.

Intanto oggi lo Spin Time Labs, è pronto ad offrire la membership onoraria a Papa Francesco e al suo elemosiniere.

Lo ha annunciato all'Adnkronos il portavoce dell'organizzazione Paolo Perrini: "Al Santo Padre abbiamo dato il numero 55, come il civico del palazzo e all'elemosiniere il 59, civico del tombino dal quale si è calato per riattaccare la luce”.

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