Scripta manent

Quando la scrittura rivela l'invidia

“Meglio essere invidiati che compatiti!”, dice un proverbio. Ma come riconoscere chi prova invidia? Basta leggere cosa scrive...

Quando la scrittura rivela l'invidia

“Meglio essere invidiati che compatiti!”. Il detto è giusto perché l’invidia presuppone che il soggetto invidiato sia di livello superiore a livello intellettivo, relazionale o sociale. Da qui scaturisce l’impellente bisogno di distruzione dell’invidioso. Del resto sappiamo bene che “uccide più la lingua che la spada!” L’invidia sembra essere uno di quei vizi che sempre di più si sta diffondendo nel mondo d’oggi, forse anche grazie ai rapidi mezzi di comunicazione di massa, ma anche a causa del sovvertimento dei valori. Difficilmente però siamo disposti ad ammetterlo. Dice Erich Fromm a tal proposito: “l’invidia è la soddisfazione di veder negata ad altri la gioia di cose che per ragioni esterne o interne io non posso ottenere”. Quindi è sempre vero il detto che “l’erba del vicino è sempre più verde”, ma se fosse solo così ci sarebbe poco di male; il fatto è che l’invidioso va a distruggere l’erba del vicino, proprio perché lui non riesce ad averla uguale. Come si riconosce l’invidia? Essa si manifesta con due modalità: adulazione ad oltranza, cerimoniosità e finti complimenti, oppure tendenza costante a “malignare”, distruggendo la dignità della persona con il pettegolezzo. Pardon, oggi si usa un altro termine: gossip, che è meno diretto e camuffato. Ma l’intento è sempre lo stesso che porta dentro il seme dell’aggressività: il bisogno di distruggere chi si ritiene abbia di più. Se nella gelosia c’è qualcosa di fanciullesco, nell’invidia c’è una forte componente aggressiva. Non a caso nella psichiatria l’invidia è considerata patologia. La grafologia ancora una volta ci può dare una mano, almeno per comprendere se una persona è in grado di godere di quanto è o ha, senza dover necessariamente competere con l’altro. Ecco i segni che emergono dalla scrittura dell’invidioso:

1 - SCRITTURA FORTEMENTE SPIGOLOSA E’ la scrittura che presenta occhielli fortemente angolosi, poco spazio tra le lettere e spesso prolunga in modo eccessivo i trattini delle “t”. Inoltre il tratto finale delle parole è spesso prolungato con una linea orizzontale. Sono tutti segnali di un carattere che vuole tutto per sé, non accettando che l’altro abbia più di lui. Nasce uno stato di continua competizione che toglie serenità.

2 - GRAFIA ASSAI ACCURATA NELLE FORME Denota una personalità che vive tutto “come se”, vale a dire che, attento solo a che la sua immagine non venga scalfita, assume un abito comportamentale che difficilmente lascia trasparire i sentimenti ostili, anzi li maschera sotto le buone maniere e la cortesia. “La mormorazione è la primogenita dell’invidia”, dice Padre Moretti, “è femmina e viene espressa sotto le parvenze di onorabilità, di assennatezza e di pudore”; è un mezzo per ottenere ciò che si desidera. Corrosi dall’invidia mascherata questi soggetti sono difficile da smascherare!

3 - SCRITTURA INCLINATA VERSO DESTRA Ci troviamo di fronte ad in individuo la cui capacità di sedurre si è costruita sulla necessità di tenere sotto osservazione le persone e le cose a lui care.

Il possesso assume in questo caso delle connotazioni quasi ossessive: egli è tormentato dalla paura di perdere o di vedere che gli altri riescono ad avere qualcosa di più. (Clicca qui e fai il test sulla scrittura)

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