Rapinatore sequestra un dipendente postale per portare via 70mila euro

Il delinquente ha puntato la pistola alle tempie della vittima costringendola a riaprire l'ufficio, stava portando via un ingente bottino ma la polizia ha fatto irruzione nei locali e lo ha arrestato

Rapinatore sequestra un dipendente postale per portare via 70mila euro

Una rapina alle poste con un bottino da 70mila euro preceduto dal sequestro di un dipendente dell’ufficio con tanto di pistola puntata alla testa. Attimi di paura e tensione che fortunatamente hanno avuto un finale positivo. È accaduto a Messina nel primo pomeriggio di oggi nell’ufficio postale del centro città e solo poco fa la polizia è riuscita a fermare ed arrestare il responsabile del reato dopo un’irruzione resa delicata dalla tipologia di soggetto in questione. Soprattutto perché armato e con una persona presa di mira alla quale poteva accadere di tutto da un momento all’altro. Il rapinatore in questione è Davide Bonaccorso, 20enne del luogo.

Andiamo con ordine per capire cosa è successo. Erano da poco le 15 quando il dipendente, finito il suo turno di lavoro stava per uscire dall’ufficio. All’improvviso si è visto davanti il rapinatore col volto travisato da cappello e bandana e, nemmeno il tempo di capire cosa stesse accadendo si è ritrovato la pistola puntata alle tempie. Costretto a riaprire le porte, il dipendente si è trovato prigioniero nelle mani del delinquente che, di fatto, lo ha sequestrato. In poco tempo Bonaccorso è riuscito ad afferrare un imponente bottino. Ha razziato il denaro presente in cassaforte e all’interno dello sportello bancomat, circa 69.000 euro,sistemandolo in un grosso sacco. Compiuta la sua missioneBonaccorso era pronto a darsi alla fuga. Fortunatamente, mentre dentro le poste si consumava la rapina, negli uffici della polizia era arrivato l’allarme attraverso la sala operativa. I poliziotti della volanti si sono messi subito in auto nel tentativo di evitare il peggio e per fortuna ci sono riusciti.

Sono arrivati nel palazzo, hanno fatto irruzione dentro l’ufficio e hanno colto in flagranza di reato il 20enne. Lui era pronto alla fuga, ma vedendosi circondato si è arreso. Ha consegnato l’arma, una Beretta 7,65 con matricola abrasa, la stessa con la quale poco prima aveva minacciato il dipendente sequestrato, fortunatamente incolume ma terribilmente spaventato. Il rapinatore è stato quindi ammanettato e condotto in caserma per le formalità di rito. Sono stati recuperati anche il berretto e la bandana con i quali il 20enne si era coperto il volto per avvicinare il dipendente e compiere la rapina.

Dopo l’arresto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trasferito presso la casa circondariale Messina Gazzi. Il bottino della rapina è stato riconsegnato al responsabile dell’ufficio postale. Per quanto riguarda invece la vittima del sequestro, solo tanta paura.

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