Un regalo ai sovranisti

Macron non ha varcato solo il confine con l'Italia ma quello col buon senso, merce che purtroppo in Europa sta diventando assai rara

Un regalo ai sovranisti

Un furgone della gendarmeria francese ha sconfinato in Italia e scaricato un gruppetto di immigrati a Claviere, piccolo centro a novanta chilometri da Torino. Parigi si scusa parlando di errore, ma ritengo difficile che una simile iniziativa sia stata autorizzata da un maresciallo squilibrato o ubriaco. Più facile pensare che si tratti di una provocazione organizzata e autorizzata ai massimi livelli della gerarchia francese, uno sfregio all'Italia populista di Matteo Salvini tanto in odio al presidente Macron che a casa sua è alle prese con un pesante calo di popolarità e credibilità. Calo che questo episodio spiega meglio di tante dotte analisi. Solo un leader in stato confusionale può infatti lanciare un simile boomerang che mette in crisi non certo il populismo italico, ma proprio quell'unità europea che Macron dice di voler tutelare. Perché è ovvio che se i poliziotti francesi violano i nostri confini, per di più per fini impropri, anche il più incallito antipopulista si deve arrendere e augurarsi la costruzione di muri protetti da filo spinato e soldati in armi.

Penso che neppure Matteo Salvini, a cui non manca certo la fantasia, si sarebbe immaginato un simile regalo da parte del suo arcinemico. Questa notizia è musica per le sue orecchie e un duro colpo per i suoi oppositori europeisti. Parafrasando una celebre frase, si potrebbe dire che questo sconfinamento «è un piccolo passo di un uomo ma un grande balzo indietro per l'Europa». Ogni provocazione e ogni insulto all'Italia sono acqua al mulino dei partiti sovranisti, e non solo da noi come dimostrano le elezioni di domenica in Germania. La delicata opera di ricucitura tra Bruxelles e Roma di cui si è fatto carico in queste ore il governatore Mario Draghi rischia ora di naufragare per colpa di un furgone e due immigrati.

Cosa tanto assurda da fare venire il dubbio che non si tratti di un incidente, di una coincidenza temporale con le delicate trattative sulla manovra finanziaria, bensì di un piano subdolo per alzare lo scontro e isolare ancora di più l'Italia. Macron non ha varcato solo il confine con l'Italia ma quello col buon senso, merce che purtroppo in Europa sta diventando assai rara.

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