Reggio Calabria, al consiglio regionale vernice rossa sulle scale e un manichino senza testa e arti

Il tronco di un manichino dalle fattezze femminili senza testa e arti e della vernice rossa cosparsa sulle scale è il macabro episodio accaduto a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale a Reggio Calabria. Sul fatto indaga la digos, giunta sul posto dopo che qualcuno ha segnalato quanto accaduto. Due persone incappucciate si sono introdotte ieri mattina nella sede del consiglio della Regione Calabria e hanno lasciato il manichino e la vernice per poi darsi alle gambe. A riprendere i due le telecamere di videosorveglianza della zona. Ora le immagini sono al vaglio degli investigatori. Non è una coincidenza che proprio ieri pomeriggio nell'agenda dell'assemblea legislativa regionale tra i quattordici punti all'ordine del giorno ci sarebbe stata la proposta di legge sulla doppia preferenza di genere, su cui non si è trovato l'accordo nelle ultime sedute.

Sempre ieri, nel pomeriggio, presieduta dal prefetto Michele di Bari, si è poi tenuta una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze di polizia, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri e il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto. La riunione è stata convocata per la disamina dell'episodio verificatosi ieri mattina. A conclusione dell'incontro, il prefetto ha disposto il potenziamento dei servizi di vigilanza, prevenzione e controllo del territorio, in particolare nell'area dove è ubicata la sede del Consiglio regionale.

"Assicurando - come si legge nella nota della prefettura - il massimo impegno delle istituzioni per contrastare gli episodi che minano il senso di sicurezza dei cittadini."