Cronache

Ressa sul gommone in mare: 28 immigrati morti calpestati

Nuova tragedia nel Mediterraneo. Almeno una trentina i morti. Alcuni sono soffocati nella ressa al momento dei soccorsi. Altri sono annegati dopo essere rimasti bruciati dalla benzina

Ressa sul gommone in mare: 28 immigrati morti calpestati

Nel Mediterraneo si continua a morire, senza sosta. Una trentina di immigrati avrebbero perso la vota cadendo dal gommone in mare o calpestati da altri disperati mentre erano già iniziate le procedure di soccorsi da parte della nave Acquarius dell'ong Sos Mediterranee. Nel natante c'erano già sei cadaveri che sono scivolati in mare e non sono stati recuperati. Mentre i 108 sopravvissuti sono stati portati a Lampedusa per ospitati in un centro di prima accoglienza, l'Unione europea continua a chiacchierare per mettere a punto eventuali soluzioni all'emergenza immigrazione.

Secondo la ricostruzione degli investigatori che, con l'ausilio degli interpreti, hanno sentito i passeggeri, il gommone era salpati il 17 aprile da Sabratah con a bordo 136 persone. Durante la traversata in mare molti immigrati, alla vista di una nave, per attirare l'attenzione si sono spostati verso la parte anteriore del gommone, provocando la rottura della camera d'aria e il graduale sgonfiamento, con ulteriore panico tra i passeggeri. Questa mossa, unita alle cattive condizioni del mare, avrebbe causato la caduta accidentale in acqua di molte persone. Altri, invece, nella concitata situazione sarebbero morti soffocando poiché calpestati dai compagni di viaggio. Altri ancora avrebbero, infine, riportato pesantissime bruciature alle pelle per il contatto con benzina e acqua di mare e si sarebbero tuffati in acqua, senza più riemergere. Anche alla vista della nave "Aquarius", tre immigrati si sono gettati in mare per raggiungere i battelli di salvataggio. Uno dei tre è riuscito a salvarsi, mentre gli altri due si sono inabissati annegando sotto gli occhi dei soccorritori. Gli uomini della Squadra mobile diretti da Giovanni Minardi e dal vice Vincenzo Di Piazza hanno raccolto elementi ritenuti utili per sottoporre al fermo di indiziato di delitto Seri Sar (24 anni) e Diaw Abdou (28 anni). I due scafisti senegalesi sono accusati di aver guidato il gommone dalla coste libiche all'Italia e, soprattutto, del naufragio dell'imbarcazione e della morte di 28 immigrati come "conseguenza del trasporto in precarie condizioni di galleggiabilità ed in assenza di condizioni di sicurezza".

Tra venerdì e domenica scorsa, secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sarebbero morti almeno 113 immigrati in quattro distinti naufragi avvenuti davanti alle coste libiche. Si aggiorna così a 1.357 il bilancio degli immigrati morti nel Mediterraneo dall'inizio dell'anno. Da gennaio gli arrivi in Italia, Grecia, Cipro e Spagna è a quota 184.546: nello stesso periodo del 2015 erano stati 55.750. "Le continue riunioni che si svolgono a Bruxelles non concludono nulla - tuona il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri - la nostra Marina, cui sta facendo più danni la politica di Renzi dei presunti imbrogli di Gemelli, viene umiliata offendendo le sue nobili e gloriose tradizioni".

L'esponente di Forza Italia torna, quindi, a proporre di "bloccare gli arrivi", "respingere i clandestini" e "invertire la tendenza anche per non imbottire le nostre città di sbandati e di pericolose rappresentanze di predicatori d'odio come le recenti inchieste giudiziarie hanno dimostrato".

Commenti