Cronache

La ricetta del cardinale per l'Europa: rosario e aiuto di Maria

Il cardinale Brandmueller, tramite un'omelia, lancia un monito sul futuro bioetico dell'Europa: "Si tratta ancora di invocare l'aiuto della Madre di Dio, contemplando nel Rosario i misteri della nostra redenzione"

La ricetta del cardinale per l'Europa: rosario e aiuto di Maria

"Si tratta ancora di invocare l'aiuto della Madre di Dio, contemplando nel Rosario i misteri della nostra redenzione". La ricetta che il cardinale Walter Brandmueller ha individuato per l'Europa cristiano - cattolica sembra scontata, ma in realtà non lo è. Di sicuro, la scelta argomentativa operata dal porporato tedesco, che è considerato molto vicino dottrinalmente alle posizioni espresse durante il pontificato di Joseph Ratzinger, differisce molto dalle priorità individuate da altri ecclesiastici del Vecchio continente in questi ultimi tempi.

Quel virgolettato è tratto da una "predica" che il porporato avrebbe dovuto pronunciare in Austria, nel corso di un'iniziativa di preghiera, per la precisione un rosario per la nazione austriaca - appunto - , cui poi non ha potuto prendere parte. Ma non cambia poi molto, perché il testo è, oltre a essere stato letto nel corso della celebrazione, è comunque balzato agli onori delle cronache.

Sono parole, quelle dell'alto ecclesiastico teutonico, che acquisiscono un significato particolare, considerando le tempistiche: arrivano a pochi giorni da una competizione elettorale. Tutti i cittadini dell'Unione europea possono contribuire a disegnare una parabola prospettica per le sorti europee. La Chiesa cattolica, e il cardinale Brandmueller meno che mai, non partecipa in maniera attiva alle elezioni indette per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo e Bruxelles, ma la strada indicata dall'alto ecclesiastico è chiara: bisogna che l'Europa non solo non dimentichi le sue radici, che sono soprattutto cristiano-cattoliche, ma le metta al centro di ogni sua prospettiva. Una traduzione dettagliata e in inglese dell'omelia che il cardinale avrebbe dovuto scandire è approfondibile su Lifesite News.

Al centro del ragionamento, come spesso accade quanto a parlare è l'arcivescovo tedesco in questione, c'è la bioetica: Brandmueller ha citato un elenco di quelle che ritiene essere "aberrazioni morali". L'aborto e l'eutanasia vengono definiti, senza alcun timore, dei veri e propri scandali. Il nostro consesso continentale, secondo la visione del mondo del porporato, che è poi quella tradizionale, deve cambiare passo. Un passaggio della "predica" è stato riservato alla pericolosità delle "ideologie moderne" - leggasi la cosiddetta dottrina gender - .

Tra tanti cardinali e vescovi che, anche nelle ultime settimane, stanno richiamando le istituzioni nazionali e sovranazionali al dovere dell'accoglienza, ce n'è uno che ritiene più urgente affrontare il futuro etico europeo.

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