Riina jr si trasferirà a Padova La Lega non ci sta e attacca: "Un attentato contro il Nord"

Il tribunale di Palermo dà l'ok al trasferimento del figlio del boss. Ed è bagarre. La Lega: "Ospite indesiderato". Bossi: "Il Nord reagisca con la pena di morte"

Riina jr si trasferirà a Padova La Lega non ci sta e attacca:  "Un attentato contro il Nord"

Giuseppe Salvatore Riina, il figlio 34enne del boss mafioso Totò Riina, potrà lasciare Corleone dove sta scontando la sorveglianza speciale dopo essere uscito dal carcere e trasferirsi a Padova per lavorare presso una onlus. A deciderlo sono stati i giudici della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo che hanno accolto l’istanza dei legali di Riina junior. Una decisione che ha fatto scoppiare un vero e proprio putiferio. In prima linea la Lega Nord che ha bollato Riina Jr. come un "ospite indesiderato". "È un attentato contro il Nord", ha tuonato il leader del Carroccio Umberto Bossi.

Riina Jr. potrebbe arrivare a Padova tra una decina di giorni. Il figlio del capo di Cosa Nostra ha, infatti, ottenuto dal tribunale di Palermo il via libera alla sua richiesta di essere sottoposto nella città veneta alla misura della sorveglianza speciale, dopo aver trascorso nel carcere di Opera a Milano otto anni e dieci mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso. Nello scorso ottobre Riina Jr. aveva fatto sapere di volersi trasferirsi a Padova per lavorare con una Onlus, sollevando molto polemiche specie in casa Lega. Un desiderio, quello del figlio del boss mafioso, che non si era realizzato perchè prima dell’uscita dal carcere gli era stato notificato l’obbligo di soggiorno a Corleone e "sospesa" la misura di sorveglianza che gli avrebbe permesso, come previsto dal magistrato di Pavia, di arrivare in Veneto.

"Non commento le decisioni della magistratura. Anche quella su Riina è una misura giudiziaria e bisogna rispettarla". È stato il secco commento di Flavio Zanonato, sindaco di Padova, assicurando che farà in modo che "le cose siano gestite nella maniera giusta senza creare alcun problema". Tuttavia, la decisione del tribunale di Palermo non è piaciuta al centrodestra che ha espresso chiaramente la propria contrarietà. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha ricordato che "la battaglia dei veneti e del Veneto e chiara e incontrovertibile: diciamo no a ogni forma di 'ospitalità' imposta". Gianpaolo Dozzo, capogruppo della Lega alla Camera, ha spiegato che Riina è un "ospite indesiderato". Il Senatùr ha alzato il tiro: "È un attentato contro il nord, che il nord dovrebbe punire con la pena di morte per le conseguenze che avrà nella nostra società: rapine, violenze e mafia".

Della decisione Bossi ha incolpato il governo Monti che, a suo dire, "ha fatto tornare il soggiorno obbligato". Poi la'vvertimento: "Non accetteremo di essere invasi ancora una volta dai mafiosi".

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