Cronache

Rischio microbiologico: ritirato dal mercato lotto di acqua

Nelle confezioni di acqua Sorgesana sarebbe stata riscontrata la presenza dello pseudomonas aeruginosa, un pericoloso batterio ubiquitario

Rischio microbiologico: ritirato dal mercato lotto di acqua

Un lotto dell’acqua Sorgesana è stato bloccato e ritirato dal mercato per rischio microbiologico. Attraverso un comunicato ufficiale, il ministero della Salute ha specificato che il lotto in questione è “L 402 14” con scadenza 13/02/2021 dell’acqua minerale naturale nelle confezioni da 50 cl in pet.

La decisione è dovuta alla scoperta, a seguito di controlli, della possibile presenza nelle confezioni dello pseudomonas aeruginosa, un batterio ubiquitario che si può trovare nel suolo, nell’acqua o negli ambienti ospedalieri e considerato un “patogeno opportunista” nell'uomo.

Il lotto è confezionato dalla Lete Spa nello stabilimento di Pratella, in provincia di Caserta. L’azienda ha fatto sapere di aver già provveduto al ritiro degli articoli presso tutti i punti vendita.

In ogni caso, il consiglio per chiunque abbia già acquistato una bottiglia dell’acqua Sorgesana è quello di controllare il numero di lotto sulla confezione e, eventualmente, restituire la merce al punto vendita senza consumarla.

Allo steso tempo, Acqua Lete ha comunque fatto sapere che si tratta di un ritiro preventivo, in attesa della revisione delle analisi già chiesta all’Istituto Superiore di Sanità.

Lo pseudomonas aeruginosa che sarebbe stato riscontrato nell’acqua è un patogeno che colpisce soprattutto persone con difese immunitarie o barriere fisiche, come pelle o mucose, compromesse e può dare origini a diverse infezioni.

Il microrganismo può essere trasmesso dai cosiddetti portatori persistenti, come il personale sanitario o i pazienti degli ospedali, e dall'ambiente ospedaliero. In quest'ultimo la persistenza di pseudomonas aeruginosa è facilitata da disinfettanti, apparecchi respiratori e di emodialisi, lavandini, bagni e superfici in genere.

Il batterio è reintrodotto nell'ambiente tramite frutta, verdura, piante e tramite pazienti trasferiti da altri reparti.

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