Risucchiata da un macchinario, muore operaia di 22 anni. Era da poco mamma

Non c'è stato nulla da fare e quando i suoi colleghi sono accorsi per salvarla Luana D'Orazio era già morta. Cordoglio di Salvini e delle istituzioni

Risucchiata da un macchinario, muore operaia di 22 anni. Era da poco mamma

Tragedia sul lavoro a Montemurlo, in provincia di Prato, dove una giovanissima operaia di 22 anni è morta stritolata da un macchinario in un'azienda tessile. Luana D’Orazio era diventata da poco madre di una bambina e la sua vita era completa e mai nessuno avrebbe potuto immaginare una morte simile, tanto più due giorni di distanza dalla Festa dei lavoratori del 1 maggio.

La tragedia

Il dramma è accaduto poco prima delle 10 del mattino. Luana era stata assegnata all'orditoio, un macchinario che permette di preparare l'insieme dei fili che insieme alla trama costituisce il tessuto, in modo tale che possa essere montato su un telaio da tessitura. L'orditoio ordina i fili, tesse e cuce e Luana era addetta al controllo e alle operazioni di orditura. La dinamica dev'essere ancora appurata con esattezza dalle forze dell'ordine ma i suoi colleghi, in evidente e comprensibile stato di choc, hanno riferito di aver visto la ragazza "risucchiata" dalla macchina o, meglio dal suo rullo. Pare che Luana si fosse impigliata e che prima di riuscire a districarsi la macchina l'abbia attirata a sé in modo fatale.

Non c'è stato tempo per i colleghi di intervenire, quando sono riusciti a fermare la macchina per Luana D'Orazio non c'era ormai più nulla da fare. I presenti riferiscono che il suo corpo fosse straziato e che a nulla sono valsi gli interventi dei soccorsi giunti in loco con l'ambulanza e quelli dei tecnici. I familiari dell'operaia sono stati informati immediatamente dell'accaduto e sono accorsi presso l'impianto di produzione ma nulla è stato possibile fare per strapparla alla morte.

"Atro che festa dei lavoratori"

Montemurlo, meno di 20mila abitanti tra Pistoia e Prato, è un paese sconvolto. "Non si può morire così. Sicurezza sul lavoro, controlli a tappeto, rispetto delle regole: altro che 'festa dei lavoratori', queste devono essere per tutti le priorità. Una preghiera e un pensiero a parenti e colleghi, un abbraccio alla bimba che merita tutto l’aiuto del mondo. Il nostro lo avrà", ha detto Matteo Salvini appresa la notizia.

Sotto choc anche il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai: "È una tragedia che colpisce tutta la comunità e mi stringo in segno di cordoglio, anche a nome di tutta l’amministrazione comunale, alla famiglia della giovane. Aveva avuto una figlia da poco, era felice. Siamo vicini alla bambina e a tutta la famiglia". Solidarietà anche dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: "La notizia della morte di una giovane operaia, e madre di una bambina, è terribile.

Esprimo solidarietà e vicinanza alla famiglia della donna. Questa tragedia ci sprona ulteriormente a impegnarci senza sosta per rendere più sicuri i luoghi di lavoro in tutta la Toscana e chiama ancora una volta alla responsabilità di tutti".

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