Cronache

La rivolta del carabiniere contro l'autovelox: ​"Non faccio più la spesa"

Un carabiniere con 25 anni di carriera alle spalle in sciopero contro i Comuni che gestiscono l'autovelox dopo una multa

La rivolta del carabiniere contro l'autovelox: ​"Non faccio più la spesa"

Un carabiniere protesta. Contro gli autovelox. Siamo ad Albignasego, in tangenziale, dove un militare con 25 anni di carriera alle spalle si è visto recapitare una sanzione per aver superato di 4 km/h il limite massimo consentito. Qualcosa come 60 euro di multa che hanno fatto scattare la reazione di chi la legge è abituato a farla rispettare. Ma che stavolta ha deciso di "ribellarsi" e in tutta risposta ha deciso di boicottare le attività economiche dei comuni che gestiscono la polizia locale in quella zona, ovvero Csalserugo e Maserà.

La protesta contro l'autovelox

Come riporta il Mattino di Padova, infatti, Andrea Maestripieri ha dettio che "probabilmente alle amministrazioni comunali non farà né caldo né freddo, ma è gusto che sappiano che i loro esercizi pubblici e anche gli specialisti presenti nel territorio non saranno più frequentati da me e dalla mia famiglia”. E ancora: "Quello non è uno strumento installato per fare prevenzione o mettere in sicurezza la strada, bensì solo ed esclusivamente per fare cassa. Non è né logico né giustificato”.

La multa

Le ire del carabiniere si rivolgono anche al fatto che l'autovelox è "mal segnalato". "Io la multa l’ho presa ad ottobre, rincasando verso mezzanotte - racconta - Viaggiavo a 79 all’ora, quindi, tolti i 5 chilometri di tolleranza, a soli 4 oltre il limite”.

La sua tesi è chiara: "Con autovelox piazzati in tratti di strada regolati con limiti diversi, poi, finirà che gli incidenti li faremo proprio per frenare all’ultimo momento o per continuare a controllare il tachimetro anziché la strada”.

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